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La poetica di Mandolini è caratterizzata da una costante attenzione alla realtà; le immagini da lui descritte sembrano le sequenze di una pellicola cinematografica. La realtà appare dura, come un muro di mattoni su cui si sofferma lo sguardo dell'autore, e attraverso le crepe di questo muro passano, come un raggio di luce, tutti i pensieri e le speranze di un animo giovane e tormentato come il suo. Oggetto principale dei suoi pensieri è il futuro, da lui temuto come uno spettro che avanza a grandi passi; è lo spettro della delusione, della tristezza e della solitudine. Un profondo pessimismo pervade tutta l'opera; la vita è vista come un evento scontato, un susseguirsi incessante di illusioni e delusioni, nient'altro. La notte e il giorno si alternano, cambiano le stagioni, gli anni scorrono via in fretta, ma nulla cambia...tutto è fisso e statico come un muro di mattoni e le speranze della gioventù sono destinate a trasmutarsi in mesta rassegnazione.

Il linguaggio è ermetico, simbolico, le tematiche profonde e denotano grande maturità che sorprende considerata la giovane età dell'autore.

Recensione
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