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Consapevolvenze[…] Ho letto “Consapevolvenze” con molto piacere e tutto d'un fiato, come si addice ad un testo di questa caratura […] la cura per i particolari, la preparazione, l'attesa che precede il guizzo felino […] l'invenzione e la sorpresa […] ti dico soltanto che in questo libro, sparsi qua e là, ho rinvenuto moltissimi indizi di tristezza ed inquietudine, quasi che la vera Lucia di oggi fosse da ricercarsi lì, mimetizzata nella sua poetica accurata e consolidata, sempre acutissima, ma ho avuto la sensazione […] che tra le righe la tua insoddisfazione intima sia davvero profonda.
Sensazionali versi come:"la scia bruna dei lustrini deposti dai sorci / sull'onda d'oro del granaio / che aveva l'odore preciso del sole chiuso in una stanza", ma in questo momento, con l'avanzare dell'età la ricerca del significato autentico mi preme in modo irrefrenabile, vorrei guardare oltre il velo di Maya e mi soffermo su altri versi come: "Vorrei solo si sapesse / che del mio meglio non ho fatto, / che molto più avrei voluto / avere amato", "Voglio stare dentro un'idea di mamma", "Chissà se l'obiettivo registra la verità / delle maschere, se il falso traspare / da un'ombra sul viso / dal vetro opaco degli occhi", "La bella bimba chiusa nel vestito della festa / tenta il sortilegio della libertà. / Si perderà oltrepassando il valico stretto / dei giganti di annibale / sulle nevi eterne della solitudine", o ancora "Sete di avere ali leggere / per risalire tutte le spire / di questo inferno così negletto / che si raggiunge in fondo al petto" e potrei citarne ancora in generosa quantità. E che dire poi della lirica "Che bellissima ride infelice" ? Mi è parso di scorgere Pollicino (spero fosse lui…) che spargeva le molliche di pane per ritrovare la strada di casa...o ritrovare se stessa? Questo, in sintesi, sembra essere il graffio profondo inciso (su di te?) dal fiume del tempo passato. Ti confesso che leggendo Consapevolvenze (ed altri tuoi testi del passato) mi sono permesso di chiedermi dove fosse la Lucia che ama gli animali e ha scritto pagine meravigliose al riguardo nell'epistolario con Claudia, intendo la Lucia più autentica (non che l'altra non lo sia, tuttavia quel "più" fa la differenza) o la Lucia che perde la misura per urlare di gioia o fare una follia, so che esiste anche quella, o sbaglio? Non prendere troppo seriamente queste mie righe, la mia è solo curiosità e magari anche un po' di sana preoccupazione […] Ti ringrazio molto per averci fatto l'onore della tua nuova fatica poetica, che ho molto apprezzato. Scusami se oggi mi sono permesso di scuotere la superficie delle pagine, per sentire se da esse ne scaturiva quel magico fruscio di polvere d'argento che rivela l'anima dell'autrice […] 26 dicembre 2015 |
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