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Riflessioni su
Pionieri a San Domenico
Il poemetto è il racconto di un
“sabato del villaggio” allargato nel tempo e nello spazio: più giorni, più anni
con personaggi della via (il vicino di casa, la Bice, Giuliana e Francesco”...
resi protagonisti di un brulichio di vita nella casa nuova, lungo la strada, nei
fossi, nei prati e nel cielo.
Tante piccole scene di quell'età
felice... di un bene ampio...allargato a tutti / ogni evento personale si
dilatava / e diventava universo. (pag.8).
Per i protagonisti finì
improvvisamente l'età dell'innocenza, di leopardiana memoria, ma qui il ritmo
del creato che l'autrice esalta e che è vivo porta ad una visione di
risurrezione, in ogni gesto condiviso.
Si legge, si rilegge volentieri
questo poemetto, sostenuto dal lessico accurato ed unico dell'autrice: noi tutti,
io stessa, ripercorriamo il vissuto in altri luoghi e situazioni, ma con comune
sentire.
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Recensione |
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