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Poesia ben
costruita, essenziale, attenta nella ricerca e nella scelta delle immagini.
Solo, mi si consenta, vi si intravede, a volte, lo sforzo un po’ ricercato e un
poco artificioso di fare letteratura. Quando questo
accade, il compiacimento dell’immagine crea una frattura tra il poeta e il suo
dire. Parafrasando il poeta stesso (In quale percentuale | dunque, ti ho
inventata?) direi che fa da sfondo, in buona percentuale, la natura
intellettuale dell’invenzione poetica. Quando invece la
poesia si libera dalle preoccupazioni letterarie, o meglio, le porta a completa
maturazione, ne sgorga un canto intenso di caldo lirismo:
…| Ma è già
difficile fermare | su un foglio di quaderno | il tuo mutare da bambina | a
donna, a ragazza, |come ti guardo mutare, | come cambiamo, se cambiamo | o siamo
quelli di una volta. E ancora: Sulla cima di un albero | la notte posa la
luna. |…
Sono i felici
esiti delle pagine più belle a misurare le grandi potenzialità di questa poesia,
spesso compiuta, sempre misurata: Con te ho confuso | l’attimo e l’eterno.
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Recensione |
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