Ganymede e la notte dei cristalli
La
Storia, si sa, è costellata di episodi di cui si vorrebbe cancellare il ricordo,
come la “notte dei cristalli” che ebbe luogo durante la dittatura hitleriana. Fu
Goebbels, ideatore del piano, a fomentare l’odio tedesco contro gli ebrei, allo
scopo di requisire i loro beni, necessari a finanziare la guerra vera e propria.
Una
ricostruzione romanzata di quei fatti storici è alla base del romanzo “Ganymede
e la notte dei cristalli” di Franco Massari, ambientato nel 1938 in una Parigi
vittima dell’intolleranza.
A
farne le spese è Herschel, oggetto del desiderio di uomini e donne, costretto a
nascondersi in quanto ebreo polacco ed omosessuale. Amato da Sarah, che vorrebbe
portarlo con sé in Palestina, il giovane diventerà una spia nazista e, a causa
dell’avidità, finirà per schierarsi al servizio del regime contro il suo stesso
popolo.
L’intreccio si sviluppa lungo due binari narrativi: le disavventure del
protagonista, in parte inconsapevole degli eventi in cui si troverà coinvolto, e
i preparativi messi in atto da Goebbels, responsabile della propaganda e
autentica “mente” al servizio del Führer.
Massari è bravo a cogliere il lato ridicolo di questi personaggi beffati dal
destino, arbitro della situazione e motore di vicende solo apparentemente decise
dagli uomini. È il caso dell’omicidio ordinato
da Goebbels che verrà archiviato come delitto passionale senza condurre al tanto
agognato processo.
|