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A Sara
Non so se voi crediate alla magia… Io
sì. Ma in questo libro non è un mago che compie l’incantesimo e neppure una fata
turchina con la sua bacchetta magica; non si tratta nemmeno di pronunciare in
modo solenne la formula “abracadabra”.
Qui, in questo gioiellino di libro, c’è
semplicemente una bimba di nome Sara che fa compiere un miracolo di poesia al
nonno Bruno Castelletti, autore della sua ultima raccolta di poesie,
appunto dal titolo “A Sara”. Il poeta, conquistato dalla bellezza e dall’affetto
della nipotina, si fa piccolo, piccolo, diventa bambino come lei, ma si fa
grande nel suo lirismo poetico. Per lei scova quanto di più bello esiste al
mondo; gli basta “un piccolo frammento dell’aurora” per un caldo
abbraccio, oppure afferra lievemente “ali di farfalle” per un volo ardito
di rondinella che sfreccia festosa nel “vento, tra stelle e luna come un
aquilone”.
Sono poesie piccine, ma dal cuore
grande, che commuovono fino alle lacrime, tanto sono tenere e delicate. “Dieci
piccole poesie per Sara che compie cinque anni”.
Poesie di nonni ne ho lette tante, ma
queste hanno il potere di trasformare una bimba in una “Piccola principessa…
con l’alba che ritorna dopo la buia notte”… ed è “sole che riscalda nel
fondo delle vene.”
E poi c’è un pettirosso che… Ma questo è un invito per i lettori a gustare
queste liriche, finemente illustrate dal pittore Giorgio Sembenini, perché alla
fine scopriranno la gioia di sapere che Sara da principessa “nel volo di ogni
mattina diventerà regina.”
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Recensione |
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