| |
Analizzando il travolgente impeto poetico di Wilma Minotti Cerini,
è facile
accorgersi della chiarezza del pensiero e della viva spontaneità
che accompagna l'iter creativo di questa autentica poetessa. Chiamata, forse, da una irresistibile voce interiore, ha potuto accedere al
mondo poetico spinta da una luce certa ed insistente che "l'accompagna col
carro solare di una ispirazione i cui contenuti universali vengono
esaltati da una poesia spesso lirica ma anche drammatica, capace di coinvolgere
il lettore col senso più
profondo della spiritualità
dell'umano. Le sue valutazioni filosofiche sull'uomo rappresentano una chiara concezione
tra uomo e tempo giugendo a determinarne la sua apparente insignificanza,
puntuanlizzandone, tuttavia, l'importanza nell'ambito del proprio microcosmo,
del quale il mondo spirituale rappresenta la
più
intima rivalsa difronte all'eternità.
Nel primo volume di liriche, pubblicato con poco margine di tempo rispetto a
questo secondo volume, sono rintracciabili i segni di una chiara volontà di
comunicare sensazioni e stati d'animo che sempre l'hanno coinvolta e dei quali
ha voluto darci il fulcro della sua stessa ansia creativa. La trascendenza dei
versi non è
meno impegnata anche se in Alla
ricerca di Shanti evidenzia un sicuro passaggio catartico verso una poesia
di più pura trascendenza spirituale, evidenziando una maturità di prim'ordine
sia come completezza d'immagini che
di linguaggio.
Mi sembra giusto, comunque, parlare anche di questo primo volume che porta il
titolo: La luce del domani in quanto, lo stesso titolo lo dice,
è
depositario di quei contenuti ancora
embrionali che in Alla ricerca di Shanti sono stati messi in evidenza con
tanta chiarezza e sincerità di spirito. Mi è
bastato leggere alcune liriche per comprendere
che la luce del domani altro non era che l'apertura del Chakra spirituale, del
Fior di Loto che rappresenta la spiritualità di un'anima tesa ad una
ricerca interiore e alla simbiosi universale con lo Spirito Divino. Infatti in alcune liriche lo sforzo meditativo ha
veramente l'alto senso della migliore spiritualità e trascendenza.
La natura e tutte le cose più
semplici vengono viste, vissute e
rivissute, sorrette da un evidente sforzo meditativo teso alla ricerca di un
raggiungimento che in Alla ricerca di Shanti sboccia in straordinaria
apertura di uno spirito preso cosmicamente, sicuro di quei valori di unità
totale senza i quali l'uomo non può essere che solo in uno spazio vitale
dominato dal senso della più
evidente nullità. Lo spirito deve
nutrire l'uomo alla radice della sua stessa vita. Wilma Minotti Cerini ha
compreso a fondo questo problema divino che fa di ogni essere il tessuto di un
immenso programma d'equilibrio, dal quale non può che sorgere il fondamento
dell'armonia cosmica. La difficoltà sta proprio nel comprendere queste sottili
leggi e soprattutto nel realizzarle spiritualmente. In ciò vi è la pienezza di una consapevolezza
capace di nobilitare al massimo la stessa trascendenza del sentimento elevandolo
alla più
alta meta della spiritualità.
La poetessa in, Alla ricerca di Shanti, ha sicuramente toccato il
vertice del più
profondo senso universale, e le sue liriche
così finemente sentite e vissute altro non sono che l'impegno di un'anima a
misurarsi tra materialismo e spiritualità, in cui il materialismo
rappresenta la carne e lo spirito l'anima. Ma quanta trascendenza spirituale in
queste liriche! Quanta gioia interiore! Nulla
può
essere paragonabile nella vita a tanta altezza
di spirito, in un tempo così stimolante alla perfezionee alla consapevolezza di
una dimensione il cui valore supera qualsiasi aspettativa terrena. Wilma Minotti
Cerini ci conduce per mano verso la coscienza del dolore
umano il solo capace di redimere una natura perversa e senza il quale l'uomo, pur dotato d'intelligenza, raramente riesce a percepire come guida
spirituale verso una chiara ascesi, ma anche per farci capire che la conquista
interiore è
e deve essere l'obiettivo principale della
vita stessa.
Letterariamente quest'opera rappresenta il meglio della poesia come ricerca
stilistica e di linguaggio in cui le immagini altro non sono che l'estrema
espressività di uno spirito che nella parola colloca il messaggio
più
vero e più vivo di una sintesi di vita intesa
in una chiara simbiosi tra uomo e Dio.
| |
 |
Recensione |
|