Servizi
Contatti

Eventi



La Bellezza” – 2018 – Emanuela Degan

Le Riflessioni della Bellezza

La Bellezza è confusa, non sa se deve cominciare a pensarsi come una donna fatale, anche se evidentemente ha l’aspetto di una persona affidabile, senza grilli per la testa.

Questa sua convinzione si rafforza quando uscita dal torpore dei suoi pensieri, matura nella testa un breve discorso per chiarirsi la sua posizione di donna libera, del suo bisogno di solitudine e di silenzio che la vince ogni volta che vuole rimuginare sulle sue condizioni.

“Quando non parlo è perché voglio ascoltare il mio cuore e stare in compagnia della sua musica, godermi il sole senza parole, senza problemi, perché non debbo nulla a nessuno e oggi – se Dio esiste – solo con Lui dovrò fare i conti – si disse in un fiato; e tra lo sbattere veloce delle ciglia, aggiunse:

“Perché quello che voglio dare sono disposta a darlo e lo do. Non so spiegarmi, ma sono sicura che mi capisco.”

La Bellezza ricorda l’ombra di un abete che disegnava ghirigori sul verde carico del prato, sulla facciata in laterizio di una piccola chiesa e sul minuto campanile a vela, su cui due campane attendevano di suonare l’ora del vespro; dintorno tutto sembrava essere in attesa di un evento che mutasse quella staticità, mentre lei si sentiva al sicuro sotto l’ala della grande basilica; e lentamente riprende a vagheggiare senza note stridenti, fino a quando le appare una finestra, con una figura femminile diafana, a petto nudo, che sembra scostare una tenda grezza, pesante, come per affacciarsi alla vita.

Le donne non ho ancora capito cosa vogliono fare…” pensa, mentre inanella pensieri incoerenti. Si sta agitando come se fosse lei quella alla finestra e non una statua, come di fatto è.

E continua:.

“Gli uomini sono tutti uguali, non pensano che a quelle cose, c’hanno il pensiero fisso, qui nella testa.” E si picchietta con le dita la fronte.“

“Ma che bisogno c’è di farla sembrare una cosa viva, discinta, con un atteggiamento… come se volesse adescare qualcuno. C’era anche una lucerna!” Esclama.

“Chi mi dice che non ci sia una casa di appuntamenti?”

Gianni Calamassi
Febbraio 2021

La bellezza nel dualismo antitetico di fanciulla pura e casta e di femme fatale perversa e demoniaca è un tema di grande attualità.

L’eros non deve essere frainteso, ma mostrarsi come lo specchio delle ambiguità della società odierna, dove la donna è vittima dello sfruttamento di immagine e oggetto della violenza dei femminicidi.

Da sempre musa dell’immaginario maschile, simbolo dell’amore che muove il sole e le altre stelle, ma anche intricata e nevrotica, pensiamo alla rivoluzione sessuale degli anni ’60 che, dopo aver agitato la società mondiale, è riuscita ad ottenere i primi risultati del femminismo, anche se la società odierna non dà spazio neppure alle loro capacità di madri, mogli sorelle e figlie.
Materiale
Literary © 1997-2024 - Issn 1971-9175 - Libraria Padovana Editrice - P.I. IT02493400283 - Privacy - Cookie - Gerenza