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Ci vestiremo di versi
... A proposito di parola autentica, capace di evocare e testimoniare, ho avuto
in questi giorni il piacere di riascoltarla dalla voce di Mario Luzi. Mi trovavo
con lui e con altri poeti alla presentazione fiorentina di In queste braccia,
l’antologia di versi per la madre curata da Luciano Luisi per le edizioni San
Paolo . Inutile dire che il volume, curaro da Luisi con la passione e
l’entusiasmo che anche chi lo incontrasse per la prima volta dovrebbe
riconoscere come tratti evidenti della sua persona, tocca le mie corde in modo
particolare.... Perciò sentire Luzi mentre leggeva “Il duro filamento” con la
voce ancora rotta dalla commozione di una lontana e incancellabile perdita, mi
ha dato un tremito interiore...
In occasione di questa lettura ho conosciuto Patrizia Fazzi, di Arezzo, che
mi ha fatto omaggio di una sua raccolta, Ci vestiremo di versi. E’ un libro compatto, di piacevole lettura, per certi
aspetti metapoietico, di riflessione tutt’altro che ingenua sulle ragioni della
scrittura. Aggiungerei “la qualità comunicativa” del linguaggio di Patrizia
Fazzi, giustamente messo in luce da Giorgio Luti nella prefazione.
Ecco un testo tratto dal volume:
Il dolore
Niente, come il dolore,
ti scolpisce dentro
e scava rughe di saggezza
sulla pelle dell’anima.
E’ lampo che illumina,
specchio impietoso,
esercizio per casa dopo la teoria,
essere o non essere,
verifica totale
che a volte ti diploma.
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Recensione |
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