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La ragione nell'amore
Versi che azzardano oltre
Versi che
azzardano l’oltre. Nel delirio bizantino che dora il vento delle parole, la
durezza dello spirito sovrana nella poetica di Enrico Pietrangeli. In
Disinfettami l’anima, Cristo è infinito, | incondizionato amore,
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lo slancio più alto: il dono! | Predilige la sincerità | e dà forza e coraggio |
che liberano il cuore | dai vincoli del nulla. In modo teatrale e pieno di
slancio, il poeta nella chiusa si rivolge direttamente al Signore.
Disinfettami l’anima | se è quello che vuoi ,purificami | Fallo piano, con tutto
il bene e la pietà nel dolore.
Toni ispirati, che variano il precedente
ricorso ad un semestre terapeutico. Così l’autore di Mezzogiorno
dell’animo, in una delle sue più poesie più ispirate e riuscite,distende a
chiare lettere la sua epifania lirica e linguistica. Pietrangeli , infatti, pare
attraversare il dolore nella plaga assolata dell’inedia e dell’accidia che
soffoca vita e speranza, ma l’ Amore è il fine e non l’astrazione
| compierlo
è un’epopea interiore | d’indagine, intelletto, iniziazione. E di tale
orizzonte che infinita è prova intensissima la lirica Fammi sentire,
dove, con climax ascendente, il poeta invoca con enfasi il Signore. Dammi un
Tuo paterno castigo, fammi piangere di commozione, appendimi sulla Tua croce! | ma non separarmi dal cuore,
| donami speranza nel tormento | e troverò
coraggio di resurrezione.
Ecco dunque palesarsi il disegno, ambizioso ed
umile che sostanzia la nuova opera La ragione nell’amore, composta, a
quattro mani con la compagna di vita ed emozioni, Vincenza Fava. Eros e vibrante
spiritualità si ritrovano in una forza unitaria di vita, perché la ragione è
nell’amore. Proprio una delle poesie iniziali, Resurrezione, mostra il
carso dello spirito che dà spessore alla poetica dell’autore. “Il paradiso è
qui tra le tue braccia, | sulle tue labbra che di te mi parlano”. E’la bufera.
Il caos, palingenesi d’ordine. Dio è Colui che ne interseca il privilegio. Tu
sei il mio fiore, di te avrò cura sempre.
Si tratta di versi modulati in
chat, che danno scintille di amore universale e totale. E’notevole nella poetica
dell’autore anche una forza espressiva ed un’apertura sinestetica tra arti e
strumenti comunicativi, elettronici e teatrali che rafforzano quell’azzardo
dell’oltre di cui si è parlato all’inizio. Lo provano i richiami espliciti al
mondo dei social network, agli SMS, alla velocità del nostro tempo, in cui
continua a fiorire, nel vetro dell’anima di computer e cellulari, la ginestra
della poesia e della fede. Il libro si distende in sezioni, tappe di un viaggio
del desiderio in cui gli autori sono estrosi timonieri dei loro sentimenti.
La
passione si fa anche più alta Passione, si vedano sezioni come Il Veto o
il Tarlo in cui pare di riscoprire quei fili espressivi e contenutistici
di un mezzogiorno dell’animo che, nel cuore ha la sua speranza più autentica.
Fulgido allora anche il conclusivo Tramonto di raggi in dormiveglia |
tra le nostre braccia morivano di sussurri e morbide parole | intenerite iridi.
La poesia di Pietrangeli e Fava trova così, nella darsena del cuore,
il suo più sicuro e sincero approdo.
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Recensione |
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