La poetica di Gianni Calamassi è riflessione sugli eventi; egli ci propone
attraverso liriche altamente descrittive, immagini ed emozioni che lui “cattura”
in uno stupendo cantico poetico.
La parola dell’autore, prende il sopravvento, riuscendo da sola a levigare il
pensiero soffermandosi in quei “nodi” che la vita ci propone senza scelta e
cercando così nella matassa delle emozioni, quella linea che conduce alla verità
sul dubbio.
Rimembranze e constatazioni del vissuto, dove fra le righe, Calamassi ci
conduce a sentirne gli odori, le voci, a notarne i colori di quel mondo che
intorno a lui danza in preda al bene e al male, al sogno e alle realtà.
Non vi è banalità nelle sue poesie che anzi, sono costruzioni del senso e del
ruolo che l’essere umano si presta a vivere ogni giorno, e questo lo fa con
delicatezza, quasi un bisbiglio attraverso le giuste metafore e quelle figure
retoriche che rendono “ricco” e reale il movimento del suo pensiero che nel
lettore si trasforma in voce dell’autore.
Poesie suggestive che il poeta ci propone con estrema eleganza del verso
portando in superficie quell’introspezione che diventa rimando di specchio dove
riflettono uomini e donne, dolori e gioie, dove il pensiero e il ricordo
viaggiano in compagnia della speranza e di un’attesa dell’evolversi del tempo.
La lettura di questa silloge, farà riflettere e molti s’ identificheranno nelle
parole , poiché Gianni Calamassi ha preso dal mondo circostante l’essenza,
catturando dipinti, istanti, lacrime e sorrisi, ci porterà l’eco del mare, albe
in dissolvenza, ci saranno ombre e silenzi e occhi grandi da ricordare.
Un poeta che ha chiuso dentro ad un volume la vita stessa e quelle Parole
rubate all’essenza del vivere terreno.
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