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La metafora della vita negli ultimi versi di Lilia Slomp Ferrari: “perché siamo tutti gocce di una vetrata infinita, immersa nell’eterno”

È con vivo piacere che propongo queste mie brevi considerazioni – in veste di psicologo – sull’ultima meravigliosa fatica letteraria di Lilia Slomp Ferrari. Un’opera nella quale ritroviamo immagini e pensieri, sperimentiamo intense emozioni che, in parte, abbiamo già vissuto grazie alla sua vastissima bibliografia. In questa occasione, però, la grande poetessa trentina ci offre molto di più, perché attraverso le sue 72 toccanti poesie inedite, è capace di stimolare in noi lettori riflessioni e interpretazioni ancor più preziose e raffinate sia dei suoi versi, che del significato intrinseco della vita.

Lilia Slomp Ferrari si propone qui diversamente: sicuramente più serena e pacata, assai più dolce e profonda, maggiormente in armonia con se stessa. Lilia, in questa sua perla poetica, è capace di condurci delicatamente per mano nel giardino della vita, dalla nascita al trapasso ed anche oltre, in un giardino ricco di fiori e farfalle, di spine e di aculei, di gioie e di tormenti, proprio come è la vita di tutti noi.

E lei ci guida con sapienza e con delicatezza usando metafore, allegorie e simbologie che rappresentano il linguaggio universale dell’Uomo fin dai tempi più antichi. Allora, come adesso, l’Uomo per esprimere compiutamente e sinteticamente il suo pensiero, ha sempre usato la simbologia, l’icona, la metafora.

“Un’immagine vale più di mille parole”, dice un antico proverbio cinese e Lilia Slomp Ferrari sa usare magistralmente la simbologia e, attraverso essa, sa entrare delicatamente nelle pieghe e negli angoli più oscuri della nostra psiche e del nostro inconscio, capace di smuoverci e sollecitarci emozioni così personali ed intime come solo i più grandi poeti sanno fare. I suoi versi, i suoi endecasillabi, le immagini che ci regala, entrano nel nostro animo come il suono di uno Stradivari, acuto e penetrante ma assolutamente armonico.

Lì, nel nostro animo, la sua musica si espande e diviene un tutt’uno con la nostra. Diviene quasi una terapia. I momenti della sua vita divengono i momenti della nostra vita: a questa realtà non si può sfuggire. Ci specchiamo nel suo vissuto, nel suo mondo e, nel contempo, affrontiamo il nostro. Così, i suoi versi, portano – a mio parere – a una vera catarsi liberatoria.

Il titolo, Come goccia di vetrata, è anch’esso una metafora della vita. La goccia è già di per sé levigata, morbida, ellittica. Una goccia di vetrata richiama la limpidezza, la trasparenza, la fragilità, aspetti umani che ci appartengono. Così siamo di fronte alla vita, all’esistenza e all’eternità.

Lilia Slomp Ferrari ha il dono ed il raro talento di farci sentire e provare emotivamente che siamo tutti gocce di una vetrata infinita immersa nell’eterno

Recensione
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