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Giornate di studio: Il testo nella didattica delle lingue
Portare il mondo in aula.
Proposte di riflessione sulle
strategie di selezione e creazione di testi per la didattica dell’italiano come lingua speciale in ambito
ipertestuale
di
Nicoletta Cherubini
Firenze, 8 giugno 2012
Università degli Studi di Firenze
le diapositive
abstract
L’intento autoriale di stabilire una continuità fra il mondo
reale e l’aula didattica o l’ambiente personale di autoapprendimento è davvero necessario in un corso
di lingue speciali, dove è imprescindibile il rapporto fra il testo e il piano assiologico
in cui esso si colloca, considerando che i bisogni e le esperienze di chi studia difficilmente sono
totalmente rispecchiati da un corso o da un sillabo preconfezionato all’interno di un quadro istituzionale.
Tale intento di continuità può così rispondere a una duplice esigenza: quella di dar seguito, in
chiave pedagogica, alle reali esigenze comunicative dell’apprendente, che deve poter lavorare su testi
utili, interessanti e comprensibili; e, sul piano formativo, quella di educare alla competenza testuale,
favorendo la capacità di cogliere, ordinare e dar senso a un carico di informazioni oggi sempre più
greve, che genera di continuo sempre nuove convergenze. Si tratta cioè di mettere al servizio
del soggetto linguistico, non solo non-italofono, ma anche italofono, il carattere di per sé
formativo del lavoro sul testo.
Seguendo le caratteristiche principali della nozione di
testualità, con riguardo a fattori di intenzionalità e accettabilità, informatività, situazionalità,
intertestualità (qui intesa come generatrice di un macro-processo di continuità fra un testo e
altri testi, all’interno di una fitta rete di percorsi didattici possibili in un iperlibro), verrà proposta
una serie di spunti di riflessione sulle strategie di selezione, creazione e didattizzazione dei testi
nell’insegnamento comunicativo dell’italiano del lavoro e degli affari, con vari esempi di
testi scritti, iconici, audio e video registrati.
Fra i temi di riflessione: la raccolta e proposta di testi
gradevoli e pratici che diano la massima importanza al contesto e alla capacità comunicativa
dell’apprendente; la competenza di produzione e comprensione testuale vista come un vasto insieme
di capacità, fra cui quella di riconoscere le forme testuali e le loro varianti; la rilevanza
dei “pattern globali” nell’aggancio procedurale della produzione e ricezione del testo.
In senso generale, la presente riflessione si colloca
nell’ambito dei contributi al dibattito sulle strategie attuabili per venire incontro alla domanda di italiano
L2 in ambito economico-produttivo, la quale comporta richieste frammentate e differenziate che rendono
difficile l’elaborazione di percorsi programmatici e di materiali didattici.
Riferimenti:
Pratesi, D. 2000. Didattica della testualità. Teoria e
metodologia della competenza testuale. Roma. Armando.
de Beaugrande, R.A., Dressler, W.U. 1984. Introduzione alla
linguistica testuale. Bologna. Il Mulino.
Vedovelli, M. 2007. Guida all’italiano per stranieri. La
prospettiva del Quadro Comune europeo per le lingue. Roma. Carocci.
Cherubini, N. 2012. Convergenze. Iperlibro di italiano per
affari. Consapevolezze, conoscenze e strumenti per la comunicazione negli affari e nel lavoro. Roma. Bonacci
Editore.
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