| |
Monete imperatoriali e imperiali di
Roma, vol. 1
La lettura di questo libro consente, per così dire, di
fare un tuffo nella storia romana attraverso l’immediatezza di una collezione
numismatica che ne ripercorre i momenti cruciali, dal periodo tardo repubblicano
fino a quello della fine dell’impero.
Le monete rappresentate, da semplici
oggetti di collezionismo avulsi da ogni contesto storico, spesso arido e il più
delle volte irrimediabilmente perduto, quasi per magia, diventano un materiale
vivo, capace di suscitare interesse in ogni lettore, un filo conduttore
attraverso le tappe fondamentali della storia di Roma. Rispetto ad altre fonti
storiche, come, per esempio quelle letterarie, indubbiamente affascinanti e
dense di informazioni, ma, spesso, di difficoltosa e complessa interpretazione,
le monete hanno il vantaggio di offrire una rappresentazione viva degli eventi
storici, o dei personaggi ai quali fanno riferimento, quasi fosse una porta che
improvvisamente si spalanca sul passato.
D’altra parte, questo non deve stupire,
in quanto nell’antichità, mentre la produzione letteraria è sempre stato il
frutto di una élite culturale e, quindi, destinata il più delle volte a
rimanere e a diffondersi all’interno della stessa ristretta cerchia nella quale
era stata prodotta, la moneta, invece, per sua stessa natura e funzione, è
sempre stata rivolta a una circolazione molto ampia, arrivando a toccare tutte
le classi sociali.
Per questo le iscrizioni e le effigi dei personaggi
riprodotte sulle monete stesse dovevano essere sempre il più possibile chiare e comprensibili a chiunque: non dovevano sussistere dubbi in merito al valore
intrinseco di una moneta, al personaggio o all’organo che l’aveva coniata e,
infine, all’evento cui faceva riferimento. Nell’opera di Pietro Nigro troviamo
la conferma che le monete romane, al di là del mero valore intrinseco e
dell’importanza come mezzo di cambio rivestito nell’antichità, assumono oggi
oggi il valore di un prezioso riferimento storico che indica chiaramente come
ognuna di esse sia stata coniata per un motivo ben preciso: una vittoria, un
trionfo, una campagna militare vittoriosa, l’insediamento di un nuovo imperatore.
E’ veramente avvincente osservare le monete qui rappresentate in quanto
riportano iscrizioni e spesso anche ritratti relativi ai più famosi personaggi
che hanno fatto la storia romana, restituendoceli con grande immediatezza.
Sfilano, pertanto, davanti ai nostri occhi celebri personaggi diventati quasi
leggendari uno per tutti Giulio Cesare, e poi ancora consoli, governatori
provinciali, come Ponzio Pilato, il famoso governatore della Giudea al tempo di
Gesù cristo, triumviri, come Marco Emilio lepido, membro del secondo triumvirato
insieme a Marco Antonio e Ottaviano, il futuro imperatore Augusto. E poi ancora
nel periodo imperiale, attraverso le monete, possiamo osservare la lunga teoria
degli imperatori e, spesso, anche delle loro consorti, a cominciare da Augusto,
fondatore dell’impero, passando per Tiberio, Caligola,Nerone, fino a Vespasiano
e agli imperatori della dinastia degli Antonini, sotto i quali Roma raggiunse il
massimo splendore.
Concludo queste riflessioni con alcune indicazioni tecniche
relativi ai criteri seguiti nella stesura di questo lavoro; le monete seguono un
ordine cronologico, partendo dalle emissioni cosiddette imperatoriali, ovvero
quelle, emesse nel periodo delle guerre civili, a cavallo tra la fine del
periodo repubblicano a quello dell’inizio del principato, a quelle imperiale,
collocate dalla nascita del principato, fino alla fine dell’Impero Romano. Ogni
moneta è accompagnata da una descrizione tecnica indicante tipologia,
dimensioni, descrizione, peso e, infine, arricchiscono il lavoro le note
storiche e biografiche relative ad ogni personaggio rappresentato.
| |
 |
Recensione |
|