Metafisica del tempo e
dell’amore
Le liriche racchiuse in
Metafisica del tempo e dell’amore sono tratte da alcune pubblicazioni che
Pietro Nigro ha dato alle stampe tra il 1982 e il 2017, una selezione di liriche
che esplicano i vari momenti della vita
dell’autore.
Il volume è arricchito di alcune pagine che riportano
degli stralci delle prefazioni o recensioni dei libri trattati. Attraverso la
scelta tematica dell’amore, quale valore universale, nell’opera si riverbera il
percorso interiore di un io che non rinnega le esperienze passate, ma attraverso
esse si confronta con le nuove esperienze.
Tale requisito è sinonimo della
poesia che dalla vita nasce e alla vita continua a rapportarsi, una poesia che
sente la necessità di rispecchiarsi nella realtà. I suoi versi, difatti,
emozionano in quanto in essa vi è l’essenza di un animo che si interroga sugli
enigmi dell’esistenza e in modo particolare su ciò che incupisce l’io, ma nello
stesso tempo confessa la necessità di non vacillare nella solitudine, quindi il
sentimento è l’elisir per proseguire il viaggio della
vita.
Nei versi ogni singola parola si arricchisce e diventa un inno all’amore, valore
vissuto come linfa: “Amare l’amore è sole e verde d’erba, / vento, azzurro di
cieli e di mari”, quindi sentimento che abbraccia le persone care, ma nello
stesso tempo lo porta ad ammirare la natura in tutta la sua bellezza, mentre
ripercorre il passato con occhi diversi. Ma niente è duraturo e nell’ambivalenza
delle nostre emozioni gioia/dolore il suo linguaggio si arricchisce di metafore:
“Piange una chitarra di notte / sulla collina di Montmartre / a ripetere canzoni
di un eterno rimpianto”. Non si può non rimanere colpiti da questi versi che
consentono di immergerci in un mondo dove l’introspezione lotta tra due
dimensioni: speranza/tristezza.
Nella raccolta non mancano i riferimenti a
scenari dolorosi, che fanno riflettere come sia importante attingere ad una
fonte da cui zampilla la forza per non abbandonarsi alla tristezza. Tanti i
componimenti che infondono emozione, soprattutto quando la parola “nostalgia” si
fa ambasciatrice della malinconia. Il Poeta intraprende, infatti, un percorso estetico-espressivo che conferma l’asserzione di Voltaire: “La poesia è
necessaria all’uomo”. Sarà questa peculiarità che intensifica nella raccolta un
corollario di messaggi intensi che si riscontrano spesso nel labirinto delle
emozioni e nell’interazione
pensiero/ragione.
L’aspetto umano è presente in tutte le liriche che, seppur scritte in periodi
diversi, ha un unico filo conduttore; la speranza guidata dal sentimento
dell’amore, perché egli uomo-poeta non si arrende: “Un canto / si leva / alla
vita, / millenaria offerta / a sguardi intelligenti / che sappiano guardare al
di fuori / dei confini di un cerchio / che soffoca la vita”.
L’amore, oseremo
affermare riprendendo il concetto filosofico di Schopenhauer, è quel valore che
“regola e guida le cose” in un rapporto tra soggettivo e oggettivo. E il
significato poetico di “Metafisica del tempo e dell’amore” è credere in quel
valore che unisce gli uomini e li allontana dalla solitudine.
|