Diario di un cinemaniaco di provincia di Alessandro Ticozzi è libro scritto
in prima persona con un linguaggio schietto, diretto e molto simile a quello
parlato non mancano infatti nella narrazione né termini che ognuno di noi
probabilmente usa nella vita quotidiana né quelle parolacce che a volte scappano
nei momenti di difficoltà o comunque in quei momenti tragicomici della vita che
a volte ci si trova a dover affrontare proprio come accade al protagonista di
questa storia.
L’epoca che il narratore/autore descrive è quella dell’università, un’epoca
di incertezze sul futuro e di progetti alcuni più realistici altri più
“fantasiosi” il tutto condito da numerose citazioni cinematografiche perché l’io
narrante è un appassionato di cinema, tanto che il libro si apre ironicamente
con il protagonista che sogna di essere addirittura alla notte degli oscar.
Una narrazione dunque scorrevole, ironica e molto realistica con un finale
positivo che è come una porta aperta sul futuro del protagonista e che dopo le
piccole avventure e disavventure esistenziali che costellano il libro lascia una
sensazione di ottimismo anche al lettore nel momento in cui chiude il romanzo,
terminata la lettura.
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