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Lo scrittore fiorentino Carlo Mengizer ha scelto nel suo libro
Giovanna e
l’angelo di raccontare una storia, apparentemente molto conosciuta, come quella
di Giovanna D’Arco, da un punto di vista insolito ed indubbiamente innovativo:
quello di un angelo che entra nella vita di Giovanna al momento della sua
nascita e che continua a vivere anche dopo la sua morte sul rogo.
Il romanzo Giovanna e l’angelo appartiene, infatti, ad un particolare tipo
di romanzi storici, quelli “ucronici”, come spiega l’autore su anobii.com
“L’ucronia o allostoria o fantastoria o storia controfattuale, è un genere
letterario intermedio tra la fantascienza e il romanzo storico, in cui il
racconto si differenzia dalla storia comunemente conosciuta,sostituendo a degli
eventi storicamente avvenuti altri eventi immaginari. Si differenzia dalla
fantascienza, perché riguarda sempre fatti del passato e non ricorre, di norma,
ad artifizi per modificare la storia. Le mutazioni descritte devono avere un
grado accettabile di probabilità di verificarsi. L'ucronia può descrivere il
momento in cui la storia muta o gli effetti di questo mutamento.”
Il libro di Menzinger è diviso in due parti, la prima fedele alla realtà
storica termina con la condanna di Giovanna al rogo. La seconda di fantasia
comincia con Giovanna che, sopravvissuta al rogo, viene ospitata da una famiglia
di contadini e poi, dopo essersi ripresa dalle ustioni, arruola un esercito di
volontari, formato anche da molte donne e giunge alle porte di Parigi, tanto da
ottenere dal re Carlo VII il titolo nobiliare di “contessa di Parigi” e il
comando dell’intero esercito francese nella guerra contro l’Inghilterra.
Giunta a Londra, in missione diplomatica, incontra il giovanissimo re Enrico
VI e ottiene la revisione del suo vecchio processo per eresia, anche perché nel
frattempo Giovanna ha subito una trasformazione non solo nel carattere,
divenendo forte e coraggiosa attraverso tutte le sue imprese militari, ma anche
nel fisico, visto che a poco a poco è diventata un uomo e per questo riuscirà
una volta tornata in Francia a sposare il re d’Inghilterra che nel frattempo ha
subito la trasformazione opposta alla sua, trasformandosi nella principessa
Henriette…
Tra i personaggi rilevanti della prima parte c’è il nobile
Gilles De Rais,
alto ufficiale dell’esercito francese, innamorato di Giovanna, e il
duca di
Borgogna che invece la farà arrestare e poi condannare, tra i personaggi rilevanti della
seconda parte c’è il re bambino Enrico VII che organizza con Giovanna una
crociata in Oriente e che una volta divenuto una donna si innamora di lei / lui
e la sposa.
Da questa breve sintesi della trama il lettore può intuire come il romanzo di
Menzinger, partendo da una base storica reale e ben documentata (ogni capitolo
comincia con una citazione tratta da un libro dedicato a Giovanna D’Arco ed in
fondo c’è la bibliografia completa divisa per personaggi ed argomenti, su cui
l’autore ha lavorato), se ne allontani per diventare una storia davvero
fantastica dove l’immaginazione ha il sopravvento sulla realtà.
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Recensione |
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