A dire poco mastodontico il volume di
Chiellino dove vi è raccolta tutta la produzione poetica da Galateo per enigmi
fino a Tela di parole, periodo compreso dal 1988 al 2007. Un autore fecondo,
multiplo, resistente alle avanguardie; questa poesia “ragionativa” duttile e
fresca si è amalgamata durante gli anni divenendo un corpo solo, c’è tutta la
sostanza di un uomo coriaceo eppure tanto vulnerabile. L’accensione delle
immagini implementano un universo di codici e di meditazioni esistenziali.
Chiellino non corteggia estetismi
sensitivi, scatole chiuse, dentro il suo mondo si addensano le emozioni, gli
“strappi”, i furori e i perché della vita.
Un poeta lasciato al libero arbitrio e
coltivato in un area sua, senza prestiti e derivazioni di campi semantici; il
suo imperversare è lucido, strutturato, cangiante: egli è poeta da solo, senza
gli “arrangiamenti” di critici che usano il parossismo per magnificare i propri
coiti cerebrali. Noi abbiamo creduto subito in Chiellino e gli abbiamo aperto
spazio nella nostra libera palestra de I fiori del male dove non si lasciano
oboli o abbonamenti.
Questo autore libero dalle prigioni o
dalle camicie di forza, ora ci giunge intero nella sua summa poetica
pronto ad essere accolto dai posteri nella storia della poesia del ventunesimo
secolo.
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