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Restaurare un'anima?
Antonietta Benagiano pubblica la sua
quindicesima opera: dopo aver trattato poesia e romanzi, racconti e saggi
filosofici, con La soluzione, raccoglie le sue considerazioni
esistenziali in un dramma. Trama e struttura appaiono semplici: i Tek,
discendenti dei Sap, vivono su piattaforme celesti da cui osservano i loro
progenitori. I Tek sono al limite della perfezione, non hanno più bisogno di
unioni carnali per riprodursi, hanno perciò eliminato l'assillo della morte; ma
c'è in essi un richiamo ancestrale a fissare i loro telescopi sulla loro terra
d'origine, inabitabile e invivibile, e si domandano se lasciare i loro
progenitori alla loro vita o sopprimerli. Ma perché sopprimerli se il loro mondo
è inabitabile e invivibile, quindi destinati a morire con esso? Perché, dice il
fautore della hitleriana soluzione, il nostro occhio non può ancora lasciarsi
offendere da quegli spettacoli. E un altro incalza: perché sono indegni.
Nessuno, però, dice: ma chi può dire a chi tu sei indegno? Il massimo di
dignità, invece, sta nel dire "non sum dignus", nell'umiltà.
I Tek riconoscono che la perplessità per la
soppressione dei Sap deriva da legami non del tutto sciolti, che però sono
limitazione alla libertà, sentimenti che bloccano il progresso, o sfociano nelle
passioni.
Fin qui la superbia declamata dei Tek, di chi
non vede se stesso nell'altro e vede l'altro come un disturbo, perché malandato,
più bravo, o colorato, i Tek non hanno colore per essere il più possibile
uguali, uniformi e insipidi.
Poi la Benagiano sposta il suo sguardo sulla Terra, sul malinconico dialogo fra
una biologa e un geriatra, sulla loro vita legata ai farmaci. Ed è dal triste
ragionare di Mary e Mike che scaturisce la poetica del dramma: "Chi può
restaurare l'anima?" La risposta la Benagiano la dà quando i Tek, raggiunta
l'unanimità nello spingere il bottone della distruzione dei Sap, non hanno la
forza di pigiarlo. E chi ferma il dito? Il ricordo di un corpo caldo, di un
sorriso: i sentimenti. Per dirla con un filosofo della ricerca di sé, Blaise
Pascal: quella ragione del cuore che la ragione non conosce. La sola che fa
dell'altro l'altra faccia di sé.5 agosto 2011
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Recensione |
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