Copertina. Il Nulla non esiste, ovvero esiste solo nella testa
dell'ignorante. La luce della conoscenza lo elimina. L'uomo che va verso la luce
comprende che è sempre più grande ciò che ancora non conosce.
Struttura del libro. Molti brani sono ispirati da viaggi dell'autore con
i missionari nel terzo mondo. Ci sono anche riflessioni su altri autori. Non è
quindi una raccolta monolitica, ma è strutturato in forma articolata e
composita. Prosa e poesia si alternano, pagine descrittive e meditative scorrono
via finalizzate ad un unico messaggio. Come afferma il prof. Guerrino Citton
sono "la caratteristica ed insieme la forza dello stile originale dell'autore".
Messaggio. "Alla scoperta delle bellezze del Creato per un canto di lode
al suo Creatore". "Quando il cielo contemplo e la luna | e le stelle che accendi
nell'alto | io mi chiedo davanti al creato: | cosa è mai questo figlio
dell'uomo? |. Narrano i cieli la gloria di Dio Per cui l'autore nelle sue pagine
sparge con abbondanza questo messaggio. "Nei cieli e sulla terra si possono
cogliere i segni che narrano la gloria del Creatore, mentre l'uomo è chiamato a
capire questi segni e cantarne la lode". Questo è il fine della vita umana.
Il
limite congenito. La nascita e la morte sono le porte di entrata e di
uscita della nostra vita. Vediamo i colori ed ascoltiamo i suoni entro un
limite; e così siamo dimensionati in tutte le nostre capacità. Fuori da ciò ci
sembra esista il vuoto, il nulla. Invece, e lo dice anche la Bibbia: "Non sono
voci che l'orecchio ascolta: | sono armonie che riempion la terra, | sonanti oltre
i confini del mondo | che di letizia inondano il creato |." "Il vuoto non esiste perché l'Universo è un flusso di energia e di materia in
continua simbiosi di trasformazione". Amore divino. "Il respiro dell'Universo è
vita di una sovrumana armonia e perfezione fatta di una infinità di imperfezioni
in continua evoluzione". E' il Figlio che trasforma (fa nuove) tutte le cose.
Fede e scienza dicono (in modi diversi) la stessa cosa. Omaggio anche a Darwin a
150 anni dalla sua teoria.
Spazio e tempo. Come un treno la vita umana scorre su due binari: il
tempo e lo spazio. Noi viviamo il nostro spazio nel nostro tempo. "Quando e dove
sono nato non l'ho deciso io" da Canti del Nuovo Mondo. Avremmo potuto esistere
cento o mille anni fa, oppure adesso in Africa, in Oceania o in un luogo lontano
del Cosmo. Non dipende da noi. ".. puoi solo scegliere cosa caricare e cosa
scaricare sui tuoi vagoni" da La vecchietta di nero vestita. Ognuno è
dimensionato in un suo spazio e in un suo tempo, per cui viviamo in spazi e
tempi paralleli (Universi paralleli).
Semente. Il tempo che diviene è il tempo della vita terrena. Ma vi è
anche "un tempo fermo ma non inesistente". Allo scoccare della scintilla
creativa il seme germoglia e diviene albero, diviene uomo. E nella Creazione
esiste un tempo che ritorna "come la pellicola di un filmato che viene
proiettata, la semente diventa un grande albero. Il già
esistente fin dall'inizio diventa manifesto.
Speranza. "L'uomo è portatore di un desiderio più grande di quanto lui
stesso riesce a realizzare. Ciò che è già realizzato non è più speranza.
Ciò che non è ancora
manifesto (ma già esistente) è speranza". Viene esplicitamente affermato che
l'uomo è qualcosa che va oltre il tempo della sua esistenza terrena. Il suo
limite congenito gli impedisce di realizzare nel suo tempo e nel suo spazio
della vita terena tutto quanto è nella sua potenzialità (seme). La speranza lo
fa vivere oltre la morte per la sua realizzazione completa perché la speranza è
ciò che esiste fin dall'inizio, ma non ha ancora avuto modo di manifestarsi.
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