Un poema dove si ripercorre la storia del Cosmo,
della Terra, dell'Uomo. Una scelta non facile quella di Scarselli quella
di scrivere Molti millenni d'amore, pubblicata su Il Croco di ottobre 2008. Il poema è stato insignito del Primo premio
Città di Pomezia 2008.
E' un excursus il suo, un viaggio dal momento del
Big Bang. Momento in cui a Dio sfuggirono al controllo alcune particelle aliene
che diedero vita al male, male che ha ridotto il mondo a pattumiera. Questo
almeno secondo quello che ci vogliono far credere. Ma il racconto di Scarselli continua; i suoi versi arrivano fino al punto di
negare l'esistenza di Dio; anzi addirittura "Egli" aveva già programmato la
distruzione dell'Universo, perché sapeva che prima o poi si sarebbe stancato di
"star dietro a tutte le nostre pretese e arroganti discriminazioni".
Una visione nera e senza via d'uscita, che tutti
noi dovremmo accettare senza battere ciglio. Un bagliore però si intravede nei
versi: "forse proprio questo millennio potrebbe essere all' insegna
dell'Amore... ", anche se poi alla fine propende per la creazione di un software
digitale di anima, indistruttibile ed incorruttibile.
Un consiglio: ben venga il coraggio di aprire un
dibattito su questo, ma un software digitate non può dare Amore all'Universo;
l'unico che può farlo è l'Uomo... nel bene e nella cattiva sorte.
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