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Nel passaggio di tante lune

Gentile signora,
la ringrazio del
suo dono “Nel passaggio di tante lune” che ho molto gradito e mi ha dato modo di
avvicinarmi a Lei e alla sua terra visitata nei miei soggiorni in Liguria. Nel
suo bel poetare sento vibrare ovunque la sua anima evocante il mai spento mondo
della memoria (i volti amati, gli affetti, la casa, i luoghi-riti di un vivere
altro) ma anche piegata sull’oggi che ancora può donare attese-stupori. Insieme
sento vibrare le radici della sua terra che si svela nella dolcezza della
natura, ma anche nella fatica dell’uomo, sacro costume di vita intrecciato in
secoli di storia. E tutto riaffiora di Lei, della Lunigiana e scorre nell’acqua
della Magra, canto dell’acqua e della sua anima che a noi si dona in parola di
nostalgia e conforto e in noi si fa pensiero sul nostro esistere, sui nostri
luoghi amati, mai dimenticati. Sì, perché c’è questo struggente rimpianto non
solo per una stagione di vita perduta, ma anche per una stagione della terra
tradita ormai dalla civiltà del frastuono. Ma c’è pure il conforto della
tenerezza e dell’armonia con cui Lei rievoca e ricompone il tutto, sottraendolo
al tempo, conforto che mi fa sperare nella poesia come forza eternatrice di
foscoliana memoria.
Grazie ancora
del suo dono e della sua amicizia.
Santo Natale,
2002
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Recensione |
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