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I francescani nei “Promessi Sposi”
L’articolo dell’Ulivi, attentissimo studioso, fra
l’altro, sia come francescanista sia come manzonista, offre una panoramica, in
sintesi chiara e stimolante, dello spirito francescano attraverso i frati del
romanzo. Mi piace segnalarne la novità interpretativa per il suo valore
intrinseco, ma anche, personalmente, perché essa mi trova entusiasta compagno di
pensiero. L’Ulivi sposta l’asse dell’«eroicità» dal protagonismo inteso
manieristico-controriformisticamente al concetto di impegno inteso
evangelicamente. Il «valore» manzoniano dei personaggi è nel quotidiano, non
avulso dalle strutture temporali macrocosmiche né dalla storia individuale» con
tutte le sue stesse deficienze e, nell’invenzione romanzesca aderente alla «vita
reale», con tutti gli smacchi ridimensionanti. Francescano è saper accettare
anche ciò, e con fiducia: poiché «uno solo è buono», aveva ripetuto
ossessivamente, dopo il Signore del Vangelo, l’Assisiate; e così convinto ne era
stato, da esser più contento dei propri errori e delle inefficienze che delle
proprie vittorie ed efficienze. Come Cristoforo, nel romanzo. Perciò – dice
l’Ulivi – il Manzoni non ha fatto «apologie»; ha costruito «fisionomie
storielle». Il critico delinea le figure fratesche nella loro effettiva
spiritualità – in alcuni casi «in minore», cioè di livello inferiore, direi
casalingo –, sicuramente nota allo «storico» lombardo che si è attenuto alla
documentazione e all’osservazione personale e concreta. A proposito di Galdino,
Ferruccio Ulivi ritiene che «Manzoni non vuole ridicolizzarlo», ed egli
considera, inoltre, «tutt’altro che banale» il secondo colloquio del cercatore
con Agnese. Addirittura, del padre provinciale egli capisce non soltanto la
«buona fede», ma proprio la «sconfitta sofferta»: una valutazione, questa,
estranea alla gran massa degli ufficiali, e dei clandestini, lettori manzoniani.
Possiamo tranquillamente segnalare, dunque, il
presente lavoro dell’Ulivi per i suoi stimoli efficaci a riprospettare le
figure, ed il loro significato, dei francescani delineati ne I Promessi Sposi.
[Francesco di Ciaccia,
recensione di Ferruccio Ulivi, I francescani nei “Promessi Sposi”,
«Frate
Francesco»,
1 (1985), pagine 17-20,
L’Italia
francescana»,
4 (1985) pagina 487.]
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Recensione |
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