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I presentatori di questo saggio rappresentano
le istituzioni che, a vario titolo, hanno contribuito alla relativa
pubblicazione. Sono: l'arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Rabitti; il presidente
della provincia di Ferrara, Dall'Acqua; il presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Ferrara, Lenzi; ed il presidente della Cassa di Risparmio di
Ferrara, Santini.
Principia nell'excursus saggistico uno
scritto di padre Giorgio, agostiniano scalzo, conduttore della chiesa dei Santi
Giuseppe, Tecla e Rita. Con la sua testimonianza si assume una prima definizione
tecnica dell'oggetto di studio: "Piccolo manto suona, nel linguaggio liturgico e
in quello di arte sacra, paliotto" (p. 18). Più ampiamente, il paliotto è un
elemento decorativo dell'altare, presente nelle recenti epoche cristiane, in una
doppia forma, fissa o mobile, in una gamma di variegati materiali. La più
frequente materia di realizzazione è la scagliola. Ma esso può altresì essere
conformato su marmo e/o, in una componente musiva, su pietra dura; su rame; su
bronzo; su raso, seta, velluto; su cuoio; su legno; perfino su sasso, nella
versatilità delle soluzioni ad intarsio, impressione, incisione... ricamo...
dipinto.
Il paliotto è espressivo di una dovizia di
"simboli che hanno riferimento, in modo esplicito, al Sacramento dell'Eucarestia
come il calice, l'ostensorio, i grappoli d'uva e le spighe di gran", p. 28. O di
una simbologia che riconduce al sacro in maniera indiretta, prevalentemente, ma
non solo, faunistica e floreale (agnello, cardellino, colomba, farfalla, gallo,
ermellino, lucertola, pappagallo, pellicano, topo ed uccelli in generale;
garofano, giglio, melagrana, palma, tulipano).
Il lavoro è solo apparentemente monografico,
in quanto eleva l'arte sacra minore orientando il lettore su un'estimazione
pressoché esaustiva delle peculiarità del sacro, grazie al coinvolgimento, nel
tentativo di rendere completa la ricerca, dell'arte figurativa e decorativa di
rango maggiore, ascrivibile a maestri quali Bastianino, Scarsellino, Guercino...
Inoltre, le nozioni storiche e architettoniche delle chiese presso le quali sono
state individuate e classificate le tipologie del paliotto rendono ulteriormente
appetibile l'opera. Peraltro il libro è presentato con una schedatura icastica,
a visiva immagine dei singoli paliotti.
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Recensione |
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