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Un libro come
il presente del Cantarano, che narra delle vicende belliche inerenti al
secondo conflitto mondiale, desta sempre interesse, non foss’altro per la
ripercussione sociologica, civica, morale d’una cronaca epocale che rimarrà
per sempre nella memoria. Sia che si tratti di storia ad ampio respiro,
generica, dal carattere didattico; sia che si tratti della singolare vicenda
umana. Nella fattispecie ci è dato un testo romanzesco strettamente
autobografico, dalle note diaristiche.
È il
romanzo, a tutto tondo, narrato nelle sue infinitesimali implicazioni, d’un
marinaio originario del piccolo comune di Latina, Roccagorga. Un sottocapo
(corrispondente al grado di caporalmaggiore dell’esercito), divenuto, nel
percorso del conflitto, capo di seconda (maresciallo ordinario). Ferito
gravemente, ebbe la fortuna, nella sua provvidenziale sfortuna, di vivere
quasi tutto il periodo bellico in disparte dal teatro di battaglia, in
Eritrea, allora ancora nostra terra d’impero. Inizialmente ricoverato nel
campo italiano di Asmara. Poi prigioniero, “in parola” (situazione di libertà
vigilata collettiva), nel campo di lavoro inglese di Adi Ugri. Il dramma
maggiore fu senz’altro la sua biennale assenza da casa, soffrendo non poco,
com’è comprensibile, la mancanza dei suoi familiari, i quali, al ritorno, lo
accolsero increduli. Lo credevano spacciato, essendo stato dato per disperso.
A rimpatrio avvenuto, fu invece il reduce a rimanere sorpreso per la morte del
padre.
Molte le
note sentimentali di toccante effetto. Non è da meno la dichiarazione,
umanamente condivisibile per quel momento di transizione politco-istituzionale
che segnò il passaggio dalla monarchia alla repubblica, d’una posizione di
simpatetica partecipazione per l’esilio dell’allora famiglia reale. Emerge,
in primis, allorché Cantarano narra del viaggio degli ultimi Savoia,
regnanti in Italia, via mare, nel vascello Duca degli Abruzzi, nel tragitto da
Napoli a Lisbona, dove vennero confinati. Nell’occasione l’autore fu loro
fortuito compagno di viaggio.
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Recensione |
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