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Nomade
tra la bellezza.
Viaggio per Musei, Mostre e
Siti all'alba del terzo millennio
Trovandosi tra le mani un ennesimo
scritto di Ferruccio Gemmellaro, è inevitabile seppure in breve, una carrellata
della sua attività, a riprova della molteplicità di interessi dell'autore, che
spaziano dall'ambito artistico a quello letterario, giornalistico, storico,
cinematografico. Nato a Jesi, poeta, scrittore, saggista, pubblicista e
redattore, ma anche critico, fondatore e membro attivo di associazioni e
movimenti culturali, nonché promotore di premi e convegni, Gemmellaro
attualmente vive a Meolo. Tra le sue numerose pubblicazioni, per la narrativa
ricordiamo: "L'acchiatura" (1976), Quella notte fatta di sogni e di mistero
(1989), "Centofiabe in biblioteca" (1989), Il Conte d'Aci Castello (1992),
"Racconti cisfantastici" (1999), "Semaforo nero" (2016). Per la saggistica:
"Stellette e radar" (1983), "L'Omologismo" (1996), "Le stellette che portavamo"
(2004), "Di qua e di là del fiume" (2017), oltre a sillogi poetiche e testi
teatrali. Inoltre si è aggiudicato diversi premi e riconoscimenti, ed è presente
in numerose antologie.
Nel proemio a questo suo nuovo saggio, Gemmellaro cita
una frase emblematica: "L'arte è lo strumento inalienabile di un dialogo tra
l'artista e i suoi inseguitori", e tale appunto egli si rivela, in quest'opera
come nella vita, "uno che insegue l'arte". Il saggio, che si avvale della
prefazione di Leonardo Vecchiotti, è un percorso negli anni, dal 1999 fino al
2018, nel mondo dell'arte, con particolare attenzione alla pittura. Difficile
riassumerne il contenuto per brevi linee, in quanto l'attenzione dell'autore si
sposta con estrema rapidità da un argomento all'altro, compiendo veri voli
pindarici, ed è denso di osservazioni e notazioni critiche.
Si apre con una visita (la prima di una lunga serie),
alla Biennale di Venezia, per proseguire con la disamina di tanti capolavori
disseminati nel territorio nazionale e anche all'estero, con visite a mostre ed
esposizioni temporanee, itinerari per musei e gallerie, e ancora a siti esterni
di particolare rilevanza artistica.
Una particolare attenzione viene dedicata alla
produzione dei pittori Impressionisti, esaminati e studiati nel corso di visite
e itinerari che hanno toccato mostre e installazioni varie. Altro fulcro di
interesse per l'autore è costituito dal Simbolismo, con i suoi esponenti di
spicco, mentre non mancano i rilievi sulla produzione del Canaletto e di altri
vedutisti. Più oltre il lettore si imbatterà nei Macchiaioli, ma anche
nell'opera di personaggi geniali e controversi come il Caravaggio, passando
ancora dal rapporto tra pittori e modelle, si arriva al cibo nell'arte, a vere
curiosità, quali la presenza degli occhiali nella pittura, senza tralasciare
Munch, Andy Warhol, Van Gogh, Rodin, i futuristi, le città d'arte come Ferrara e
Rovigo, finché il "nomade" saggista non approda alla Piramide del Louvre, in un
percorso che può rivelarsi stimolante e godibile per gli appassionati dell'arte.
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Recensione |
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