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Soaltà
La poesia di Guglielmo Peralta
sembra, a prima lettura, una poesia ‘soft’ dai toni leggeri e morbidi. Ma se
ritorniamo a rileggere più in là nel tempo lo stesso testo ci accorgiamo che
dietro ad una cornice di timida efficienza si vela una poesia che morde e scava,
una poesia che proviene dalle più remote cave dell’anima. Quello che più
sorprende di questa poesia è che continua a scavare fra le libere maglie del
pensiero del suo lettore, riconducendolo ad osservazioni di rare angolature.
Soaltà è una poesia che si dilata tra lo sperimentalismo e la poesia classica.
Il titolo di quest’opera poetica di per sé ha la forza del nuovo, la prepotenza
di un dinamismo che chiede spazio e rispetto. Soaltà è una ‘teoria’, è una
preziosa malta di ‘sogno e realtà’ un genere di poesia nuova, che si presenta
riservata, senza presunzioni, ma decisa e sicura nella formula per iniziare a
dare corpo a tutto quello che può sembrare solo idealismo e fantasia. “Impariamo
a sognare e impareremo a usare il mondo”.
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Recensione |
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