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Linea di
poesia delle tue fragole
“Tesse una
musica…”. È la sensazione più forte che non si può far a meno di provare
leggendo queste nuove poesie dell’amico Raffaele. Infatti, ritmo e musicalità
sono le parole che mi sono subito nate in mente. Con il ritrovare i suoi tempi,
i suoi colori, i lidi e profumi marini che tanto lo inebriano, “l’ombra tra la
sabbia dei passi”, “l’argento che ti sfiora”. Della luna però una spina sta lì,
pronta a graffiare, stendendo il suo velo di malinconia sui paesaggi più ridenti
e sul “figlio diciottenne amato e non voluto”.
Non poteva
mancare Alessia, la rosa musa presente sempre nei pensieri e nei versi del
poeta. Precede e accompagna e segue e ama, con tutto il suo giovane corpo
ardente e tutto il suo cuore, il ragazzo nerovestito Giovanni, sui solchi “linee
di fortuna”, a varcare le distese vegetali dalle sfumature “carminio gialle e
cobalto… conchiglie…fiore di pelle…sillabe sfiorate”. Quant’armonia e poesia
vissuta intensamente “scia bianca campita nell’azzurro del cielo”. Un volo verso
New York… a torri già cadute… e sul finestrino, tracciati col dito, il
giuramento, la promessa, la confessione…”ti amo”, fedeltà senza nuvola,
concreta, carnale.
Ma
cupa e solitaria sta nell’ombra l’ombra di Mirta, l’amica suicida e mai
dimenticata, tanto lunare e sofferente quant’è solare Alessia, velo grigio
sospeso “dove prosegue la vita”.
15.1.2021
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Recensione |
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