La scrittura di Rossano Onano è
costituita da una prosa poetica forte e profonda, in cui l’elemento civile
diventa preponderante ed in cui i lunghi titoli fanno decisiva parte del
componimento stesso.
L’autore è sicuramente originale
e padroneggia con intensità mito, storia e quotidianità, facendo parlare
personaggi come l’imperatore Adriano insieme a Palazzi di Giustizia, figure
femminili tracciate con delicata decisione e molti altri ancora.
“Ho cavalcato dieci sogni per
ritrovarti | dieci volte, al risveglio, si sono fatti bolsi. || Luce del mattino,
tradotta di retrovia, | gelida cometa sull’orto do getsemani”: in questa
poesia, dal titolo “Tommaso detto Didimo sogna di sognare” si condensa molto
della poetica di Rossano Onano, caratterizzata da un forte immaginario e da una
pacatezza che non stempera la forza della scrittura e la sua volontà.
Rossano Onano è un autore
importante, che padroneggia con sintesi ed essenzialità temi universali che
valicano la propria intimità abbracciando la complessità dell’esistere con una
scrittura apparentemente semplice e chiara ma densa di significati e di metafore
non immediate ma di sicuro impatto.
“Determinato il sole appare
dalle terre popolose | dell’est, il consumatore astenico compila | il modulo
comunale delle rimostranze | guadagna il palazzo, chiede all’invalido | portiere
l’esatto ufficio delle petizioni | presenta domanda di compensazione | di litri
87,5 d’acqua che sono stati sottratti (..)”: come in questo passaggio de “Il
marito di Maria si appassiona a calcoli relativi all’economia domestica” Rossano
Onano fonde nella sua poesia l’attenta rappresentazione dell’individuo
ostinatamente soggiogato dalle “cose” che compongono la realtà con la dimensione
universale che lo sovrasta, incommensurabile.
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