In questo originale libro si
confrontano con schiettezza e trasparenza due poetiche trasmesse al lettore
dalla interpretazione critica che ogni autore rende dell’altro.
Onano e Scarselli sono amici, ma
soprattutto acuti osservatori della reciproca lirica e non si fanno sconti o
smancerie nel scriverne rispettivamente con la caratura intellettuale di un vero
e proprio critico.
Si produce dunque in questa
pubblicazione non una vera e propria contesa letteraria, ma una dibattito acceso
che pone in una riflessione attenta, più che in una provocazione sterile, la sua
motivazione principale.
I due autori ci insegnano, in
qualche modo, ad essere lettori, svelando nei loro brevi ed acuti saggi le
caratteristiche fondamentali della rispettiva lirica, evidenziandone senza
timore reverenziale le debolezze e i punti di forza.
L’acuta descrizione dei temi e
della forma del proprio “compagno di poesia” si avvale di una conoscenza
profonda dell’uomo e dell’autore, senza che mai una figura tra queste due
sovrasti o vizi l’altra, contraffacendone il contenuto più aderente alla realtà
poetica.
Onano cattura in Scarselli la
forte dimensione intima che si riallaccia a quella più propriamente scientifica,
quasi meccanicistica dettata anche dalla formazione accademica e intellettuale
di quest’ultimo; mentre Scarselli, al di là delle varie accuse di “oscurità”
poste ad Onano, sottolinea in lui la componente più marcatamente fantastica e
allegorica, privilegiando i passaggi lirici in cui questa si rende autonoma
dalla visionaria componente introspettiva – influenzata dall’essere lui stesso
uno psichiatra – fatalmente presente nell’autore.
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