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Il Postino volante e i cinque impressionisti perduti
Dalla sinossi di presentazione al volume edito dalla
Biblioteca dei Leoni, apprendiamo in merito a questo libro per ragazzi: “Una
missione delicatissima, un viaggio avventuroso, due impavidi avventurieri
destinati a diventare celebri in piena azione.Alla guida di una svolazzante
auto d’epoca e aiutato dal suo Fedele amico Koa, il Postino Volante decollerà
dal Museo d’Orsay di Parigi per una delicatissima missione: consegnare cinque
opere d’arte, di cinque famosi pittori impressionisti, alla nuova Pinacoteca di
Togoville”.
Ci accingiamo quindi a sfogliare le pagine del volume, e
scopriamo in realtà che celata tra le righe della narrazione si nasconde una
piccola enciclopedia della pittura impressionista, con tanto di riproduzione e
piccola “scheda” a beneficio dei piccoli lettori su genesi e tipicità del
dipinto prescelto. I campioni della pittura en plein air Monet, Gauguin,
Van Gogh, Manet e Degas divengono materia narrante non soltanto per il
coinvolgimento nel racconto (nel volo i dipinti vanno perduti e soltanto
l’impegno e la ricerca da parte dei bambini di una tribù indigena riuscirà a
salvare la missione), ma anche perché nel dialogo con il piccolo lettore si
aziona una modalità interattiva grazie all’invito a riprodurre gli stessi
soggetti delle tele trasportate. Invito ulteriormente rafforzato dall’esempio
offerto dai bambini della tribù, che nel racconto, a loro volta, mostrano al
piccolo lettore le loro riproduzioni.
Le pagine di questo libro si offrono allora alla visione e
alla lettura ricche di scoperte: dal tratto marcato e suadente delle
illustrazioni, agli spazi didattici che si aprono alla curiosità del lettore:
tutto integrato all’interno di una narrazione che sapientemente unisce finalità
pedagogiche e spunti narrativi.
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Recensione |
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