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Questa forza di pace
Questa forza di pace è un libro laicamente mistico,
intriso da un profondo senso di religiosità non bigotta ma pura, desiderio di
confrontarsi e incontrare il mistero perdendosi nel “supremo principio di vita e
coesione”.
Sullo sfondo di un immaginario in cui si raccolgono
immagini di autentica bellezza, che raccontano l’armonia e la perfezione del
creato, si muovono ragione e cuore, alla ricerca di quel significato più
profondo che possa sconfiggere il dolore, la perdita dell’altro, la caducità dei
momenti troppo brevi.
L’amore è quel sentimento sovrano che riesce a superare lo
sgomento e la paura, “(..)che tutto quanto esiste / avvince e fonda, che io
rispecchio / e incarno nel mio universo umano / di lontananze e plasma”; pure
per amare si deve possedere sufficiente forza, offerta dall’abbraccio con un Dio
profondamente umano, fermo e tenero al tempo stesso: “(..) Dio che aspergeva
la materia, / creandole memoria del Suo rigore / temperato di tenerezza, prima / di
trarla a libera esistenza”.
Mariateresa Giani scrive testi raccolti nella loro brevità,
densi ed intensi, ricchi di metafora originale e schietta, priva di vuota
retorica. Il lettore avvertirà la tensione che l’autrice traspone nella sua
poetica, apprezzando particolarmente la raffinatezza delle descrizioni, degli
sguardi lasciati liberi a scrutare senza filtro il mondo circostante, per
raccoglierne la vera natura, il più nascosto significato, “il seme del sacro
e del bello”.
“Convertirsi all’aria”, ovvero lasciare da parte
l’alienazione e la solitudine individualista per compenetrarsi con il creato,
questo l’auspicio per l’uomo, e il suo “duplice universo”: “il suo stesso
animato mondo /di fango e sangue e il fittamente / intessuto a specchio,
compenetrato / e convissuto, infinito cosmo”.
Una fusione possibile, solo con l’abbandono ad una luce
rivelatrice “da atterrire e arretrare la tenebra” per una resurrezione
dentro e non fuori la vita.
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Recensione |
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