| |
Ci siamo più volte occupati
dell'itinerario poetico e letterario di
Antonia Izzi Rufo sicché non
sorprende che qanche altri
critici – nella fattispecie E. Marco
Cipollini – abbiano fatto la
stessa cosa
raccogliendo, almeno in questo
caso, in un solo volumetto il 'corpus'
delle recensioni a lei
destinato.
E Invito alla lettura
dell'opera di Antonia Izzi Rufo s'intitola il libretto che l'Autore
menzionato ha voluto, con una certa devozione, dedicare alla Izzi Rufo
considerata la stima che egli
nutre nei
riguardi della poetessa e
prosatrice molisana.
L'Autore ha passato in
rassegna un po' tutta la produzione della
docente di Scapoli –
residente, però, a Castelnuovo
al Volturno, sempre beninteso
nel Molise – mediante una conoscenza
approfondita della materia
quantunque condensata, quest'ultima, nello spazio dell'essenziale. Essenziale
sì, ma
non insufficiente ove si
consideri il modo
con cui E.M. Cipollini è
riuscito a diluirla tenuto conto, scrive il
recensore, che "è proprio l'
'humanitas' la linea
caratterizzante i tanti
scritti di varia tipologia" della Izzi Rufo. Ed anche quando l'Autore del saggio ha
avvertito l'esigenza di operare
qualche rilievo alla
poetessa, egli lo ha fatto
senza remore e senza
infingimenti giacchè l'ufficio del critico
consiste pure, direbbe
Aristotile, nella considerazione secondo la quale "amicus Plato, sed magis amica
veritas". Insomma un interessante ed incisivo affresco – anche se contenuto nei
parametri dell'economia di
tale lavoro – questo di E. Marco Cipollini
sull'itinerario artistico di Antonia Izzi
Rufo; un affresco che, per
dirla col critico nonché
saggista ed esperto in
filosofia, "possiede quindi una religiosità
tutta sua, badi bene il
lettore, che non è storicamente cristallizzata bensì personale (.....).
Natura, educazione, sviluppo
ontologico con la base
psico-fisica, costituiscono la sua
'visione del mondo', la sua
filosofia in senso pieno". Preceduto da una introduzione dal significativo
titolo "Chi è Antonia
Izzi Rufo" – e l'Autrice, a
detta, giustamente del critico,
è, di volta in volta, "una
progressista che odia l'improvvisazione e il
facile moralismo imperante"
nonché una persona
che "si schiera apertamente
per il futuro per i giovani, non chiudendosi
egoisticamente nelle mete
sociali, economiche, culturali
etc." – il saggio
cipolliniano ripercorre, passo passo, l' "iter" non
solo biografico della nostra
Autrice, bensì pure i momenti salienti dell'impegno artistico di
quest'ultima, mercé una disamina
precisa e puntuale delle
numerosa opere, in versi e in prosa; visto altresì, che la scrittrice molisana
vanta una produzione
ragguardevole vòlta anche in
alcune lingue europee.
E questo a conferma della
validità del messaggio di chi ha saputo fare
e sa fare dell'arte, da una
parte, un impegno civile, e, dall'altra, uno strumento di elevazione umana in
direzione del
perfezionamento dello spirito.
Siamo, pertanto, grati
all'Autore di questo prezioso lavoro nel quale
evidenti emergono le
attitudini del critico dirette all'affermazione di quell'antropologia
filosofica totale e non parziale che rimane
l'imperativo categorico della
sua professione di
fede speculativa.
| |
 |
Recensione |
|