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Natura morta
Torna in libreria Paolo Ruffilli con un libro di poesia pubblicato da Aragno: Natura morta, raccolta divisa in quattro sezioni (Preliminari, Interrogativi, Natura morta, Piccolo inventario delle cose notevoli) e un saggio dell'autore sulla sua poetica.
Versi allacciati alla poesia di Da Ponte che ha accompagnato le opere di Mozart e Rossini, e ad autori come Saba, Penna, Caproni. Ruffilli sembra indagare sulla realtà che esiste in quanto nominata e che si oppone al vuoto che ne contrasta. l'esistenza («e dentro il vuoto | non c'è niente | che possa neppure | chiamarsi con il nome»). Anche la contraddizione da movimento alla poesia del nostro autore; tra Luce e oscurità, per esempio, in Natura mortis: «Cammina in tondo | il buio della luce | che taglia la natura e poi, | tagliata la ricuce al fondo...| l'intermittenza è il vero passo | che tiene e usa il mondo. Per finire, Ruffilli ha pensato di scrivere un «Piccolo inventario delle cose notevoli». I titoli chiariscono il materiale composto con gli stessi versi ariosi e cantabili di tutta la raccolta: Del moto e della quiete, Del sonno e della veglia, Dell'aria, Del pieno e del vuoto, Del bere e del mangiare. Ruffilli scherza, ma non troppo, con le sue raccomandazioni. Con un'aria cantabile, ma sempre controllata, l'autore dà consigli sull'alimentazione, spiega le relazioni che inercorrono tra la consistenza e l'assenza di spessore, tra giorno e notte, movimento e fissità. Una specie di manuale poetico, insomma, alla ricerca della verità nascosta nelle cose di tutti i giorni. 23 luglio 2012 |
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