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La voce della violenza. Cause e aspetti del femminicidio
Secondo i dati ISTAT le donne vittime di omicidio volontario nell’anno
2017 (per il quale si hanno dati definitivi) in Italia sono state 123, lo 0,40
per 100.000 donne.
Malgrado le cautele che le comparazioni internazionali
richiedono, si può affermare che tale incidenza sia contenuta in rapporto al
contesto europeo: tra i 23 Paesi dell’Unione europea per i quali si hanno a
disposizione dati recenti, si osservano valori inferiori solo nel caso di
Grecia, Polonia, Paesi Bassi e Slovenia . Ma il femminicidio in Italia è un
gravissimo problema. Delle 123 donne uccise nel 2017, l’80,5% è stata uccisa da
una persona conosciuta. In particolare, nel 43,9% dei casi dal partner attuale o
dal precedente (dal partner attuale 35,8%, corrispondente a 44 donne, dal
partner precedente 8,1%, pari a 10 donne), nel 28,5% dei casi (35 donne) da un
familiare (inclusi i figli e i genitori) e nell’8,1% dei casi da un’altra
persona che conosceva, amici o colleghi (10 donne).
Sui meccanismi che innescano
questo tipo di reato si può leggere oggi un volume interessante: “La voce della
violenza”. Ne è autore Rosolino Franco Fidone che, dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in
psichiatria e neuropsichiatria, per anni ha fatto la professione di psichiatra e
psicoterapeuta e ha svolto perizie occupandosi di affido familiare.
Il libro è
un romanzo saggio, che alterna all’indagine scientifica veri e propri inserti
narrativi con altrettante storie esemplificative della complessità di questi
eventi criminali, rendendo così più semplice la lettura, ma senza nessuna
banalizzazione. Per questa ragione ritengo che “La voce della violenza” sia
un’opera meritoria e utilissima sul fenomeno che continua ad insanguinare il
nostro paese con omicidi in crescita esponenziale.
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Recensione |
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