|
Il pappagallo e il DogeIncontri con personaggi noti danno vita alle memorie, a tratti nostalgiche, di Alberto Sinigaglia, storica firma del quotidiano “La Stampa” e del settimanale “Tuttolibri”. Una vita intensa, ricca di esperienze e amicizie importanti, ha alimentato un viaggio su e giù per l’Italia, tra Torino, Milano, Venezia, Roma e altri luoghi ancora. La frenesia delle giornate sempre in lotta con il tempo è palpabile in queste pagine che fotografano una realtà – gli anni settanta – ormai anacronistica, a causa della crisi dei giornali che nessuno legge e compra quasi più. Anni d’oro per la stampa, vissuti all’insegna del lavoro di squadra, nel rispetto della puntualità e della correttezza, ma anche turbolenti, offuscati dal ricordo dei giornalisti trucidati dai brigatisti. A dispetto dell’austerità che si respirava in redazione, non mancano momenti quasi goliardici come le cene tra colleghi, un rito che lo scrittore veneziano sa ben descrivere, soffermandosi su odori e sapori che conferiscono vivacità al libro. Il racconto “Il pappagallo e il doge”, incentrato su Aldo Palazzeschi, dà il titolo alla raccolta, nella quale compaiono anche Enzo Biagi, Indro Montanelli, Hugo Pratt e Mario Soldati, ritratti con affetto ma senza enfasi. La citazione: “In quel mare sonoro l’orecchio si ambientava rapido, si metteva a suo agio, percepiva ritmi e memorie musicali. L’aria sapeva di fuoco, di piombo, di inchiostro”. |
|
|