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La cordata e il crepaccio
Due gemelli monozigoti – uno (Checco) sposato e con figli, l’altro (Bobbi)
scapolo – condividono la passione per l’alpinismo e, nello scalare le vette più
impervie, sono così in sintonia che se uno è preso dal panico, l’altro assume
subito il controllo della situazione.
Talvolta qualche intoppo interferisce nei piani dei fratelli compromettendo
l’esito delle loro vacanze sulla neve (la frattura alla caviglia riportata dalla
madre, scivolata sul ghiaccio), senza turbare, però, l’entusiasmo degli
scalatori.
Il racconto è pervaso da una forte ironia che scaturisce proprio dalla
condizione di anonimato degli Autori. Roberto e Francesco Dragosei (scomparso
nel 2006) non appartengono, infatti, alla casta dei “duri e puri”, quei
professionisti estremamente competitivi ed abituati a prendersi un po’ troppo
sul serio.
I divertenti episodi in cui i protagonisti si rivolgono – con tutti i rischi che
ne derivano – per una diagnosi ai medici locali vivacizzano la narrazione,
intervallata dai disegni, sempre all’insegna dell’umorismo, realizzati da
Roberto Dragosei.
Il testo, caratterizzato dalla presenza di inserti dialettali, è corredato da un
breve glossario, prezioso nel chiarire al lettore il significato di quei termini
tecnici ben noti a chi pratica l’alpinismo.
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Recensione |
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