Passive perlustrazioni (Racconti 2008-2017)
Omogenea e fuori dagli schemi, questa raccolta di
racconti, scritti da Velio Carratoni tra il 2008 e il 2017, è incentrata su
personaggi irrisolti e insoddisfatti, coinvolti in situazioni ordinarie che ne
attestano l’inadeguatezza e la solitudine.
Privi di un’identità definita, i protagonisti –
spesso donne - di queste storie agiscono in modo irrazionale, seguendo l’impulso
del momento.
Incapaci di sentimenti, indulgono al sesso che
offre loro un appagamento solo temporaneo. Ecco Gioe (“Nulla creativo”), single
assuefatto alla compagnia di Elide come alle sigarette e allo smog, e Priscilla
(“Un tipo così”), disinibita trentenne che si concede agli uomini senza remore,
dividendosi tra il noioso amante, il marito che l’ha messa incinta a forza e un
misterioso individuo con cui conversa telefonicamente.
In sintonia con l’ambiente – l’afa dell’estate
romana – che le circonda, le figure ritratte dall’Autore sono prigioniere di
un’inerzia che le ingabbia in percorsi senza sbocco - perlustrazioni passive,
appunto - come Pia, frigida commessa di libreria cresciuta in un ambiente di
ladri e tossici (“Per questo mi ribello”), e la studentessa diciassettenne Rosa
(“Il di più del niente”).
Di fronte alle confessioni dei suoi personaggi,
Carratoni non si erge a giudice ma assume il ruolo di testimone del suo tempo,
rappresentato con un realismo cupo che è preferibile al (forzato) ottimismo
utopistico.
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