Le Rabbie da Pasolini a Marcorè
Oggi domenica 24 gennaio 2016, al teatro
Verdi di Pisa, l'artista Neri Marcoré, ha presentato un originale spettacolo (Rabbie)
per la regia di Giorgio Gallione.
Marcoré si ispira a
Pasolini, che, come tutti sanno, già dal 1963 denunciava con rabbia il
consumismo sregolato, padre di tutti i moderni vizi.
Su questa
narrazione si alternano le canzoni di Fabrizio De André, gigante della musica,
che insieme al nostro profeta scava nel nostro inconscio paure e deliri.
L'autore sottolinea in questo deterioramento, come prima responsabile la TV, che
di anno in anno ha abbassato il livello della qualità dei programmi fino allo
squallore ed alla banalità.
Poi il nostro
Marcoré si perde furioso nell'elencazione della schiavitù dei bambini (quelli
che scavano nelle miniere del Congo, quelli che fanno la guerra, quelli che si
prostituiscono, quelli che sono venduti, quelli che sono uccisi per i loro
organi..), tutte notizie ormai risapute, ma di cui forse non sapevamo i numeri
spaventosi.
E mentre la musica
incalza siamo alla distruzione dell'etica e del paesaggio e violento appare il
consumismo di nuova generazione (2 miliardi e mezzo di telefonini venduti in un
anno).
Anche se lo
spettacolo finisce con un tocco di lirismo e con un "incantamento" per la
visione improvvisa delle lucciole (che ormai sono scomparse), a noi resta la
paura e il delirio di questa nostra orrenda preistoria.
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