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Un
volume a metà fra la documentazione fotografica e il racconto autobiografico
delle ragazze di ieri che, negli anni Settanta, diedero vita al movimento
femminista nel Veneto. Immagini scattate, tra il 1975 e il 1977, da Luccia
Danesin del Centro di documentazione della donna di Padova, in occasione dei
principali raduni in piazza e manifestazioni di protesta e sensibilizzazione
politica sulla condizione femminile.
L'idea di questa raccolta spetta alla giornalista Anna Maria Zanetti (che è
anche curatrice dei testi), motivata dal desiderio di "far sapere alle ragazze e
ai ragazzi del Duemila che, negli armi Settanta, [...] le donne che, oggi, sono
le loro madri. zie, insegnanti [...] furono protagoniste di una rivoluzionaria
realtà [...] e impararono a sentirsi, e a dirsi, soggetti umani completi e non
più oggetti di cui la società maschile discuteva e decideva". E, in effetti,
proprio in quel periodo furono introdotte nel nostro Paese una serie di
fondamentali innovazioni legislative quali la parità dei coniugi all'interno
della famiglia (1975), i consultori familiari (1975), la proposta di abolizione
del delitto d'onore (1976), la parità fra uomini e donne nel trattamento
lavorativo (1977). Eppure, prosegue la Zanetti, "solo venticinque anni dopo,
l'esperienza del femminismo rischia seriamente di essere dimenticata o relegata
in un angolo della storia come un oggetto misterioso, quasi una leggenda per le
giovani generazioni venete". Da qui l'importanza di un volume come Le ragazze
di ieri, non a caso dedicato a tutte le donne: bambine di ieri, ragazze di
oggi, donne di domani, figlie e nipoti.
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Recensione |
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