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Il Respiro delle viole
Una manciata di versi che palesano anche nei titoli sentimenti più diversi, insiti nell'animo sensibile di chi riesce ad esprimersi con poco ma arrivando direttamente a colpire chiunque abbia disponibilità e voglia di addentrarsi nel mondo della poesia e nell'estro di chi si dedica a scriverla. Questo è, in definitiva, la silloge di Ines Scarparolo, che nella semplicità, dimostra di essere veramente un piccolo grande volume da leggere, rileggere con attenzione e meditare.
“La parola si fa musica, armonia, fascino nei versi di Ines Scarparolo e l'incontro tra il certo e il fantastico ha il profumo, mai epidermico, di un respiro raccolto dalla natura, dal sogno, dalle "magiche note / che sanno danzare nel verso". Il verso segue un andamento lieve e modulato, cullandosi tra il malinconico e il canto delle foglie che cadono, l'occhieggiare del sole che ammicca dai caldi colori della memoria… C'è una patina di nostalgia e di visibile intensità nel suo pensiero nell'appropriarsi di illuminanti naufragi di tramonti e di abbracci congiunti in un danzate sinuoso di ali protese verso l'alto, di soffi di brezza, di sussurri e di ruscelli innamorati. È un garrire simpatico, un ringraziare chi l'ha avvolta d'amore per la vita, un concerto policromo e costante di emozioni, di suoni cullati dalla bellezza trasparente dei giorni.. .” (dalla prefazione).
Tutti questi sentimenti esplodono in un inno costante all'esistenza umana che alita con il respiro delle piccole viole e la inonda non solamente dei vivi colori ma di quel magico profumo che potrebbe, benissimo, essere il sapore stesso della Vita: L’amore è un caldo sole / che rigenera la terra, / è il respiro delle viole / dal profumo dolce lieve / che nel sen ella rinserra. .. / Che l'abbraccio della vita / ti carezzi e sia men greve / pei tuoi passi, la salita.
Non è solamente un "magico rifugio" del poeta, ma un eterno confrontarsi tra il passato e il presente, è esistenza che si proietta, coraggiosamente e serenamente, verso il futuro. Poche ma vere poesie da gustare come un bicchiere di acqua fresca che sgorga rigogliosamente dalle cavità montuose e disseta il viandante in una assolata e faticosa giornata estiva.
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Recensione |
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