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Peter Russell. Vita e poesia
È un malloppo di ben 872 pagine questo che Wilma Minotti Cerini dedica al suo amico poeta Peter Russell scomparso nel gennaio del 2003. Wilma lo aveva incontrato fisicamente una sola volta assieme a suo marito Livio a Gallarate, e da allora il contatto non si è più interrotto. Wilma resterà sempre fedele nell’amicizia condividendo con il prolifico autore inglese l’amore per la poesia e la scrittura.
E si resta ammirati per almeno due ordini di ragioni: perché Wilma ha condotto questa sua ricerca in una età tutt’altro che giovanile, e perché le sue condizioni di salute già da parecchio tempo non sono più tanto brillanti. Wilma ha conservato, ha ricercato, ha sistematizzato, (servendosi anche della generosa disponibilità di Giampietro Tonon che le ha messo a disposizione il suo archivio) e ha dovuto impiegare un discreto numero di anni perché l’opera prendesse forma per noi che ora possiamo apprezzarne la fatica e l’impegno. Davvero “un grande viaggio” il suo, come ella stessa lo definisce, che si avvale di buona parte della produzione poetica di Peter Russell, e arricchito dalle traduzioni, dalle conferenze, dagli articoli, dalle recensioni, dalle testimonianze, senza trascurare lettere, foto, dediche, copertine di libri, disegni, composizioni in lingua inglese. Un percorso per molti aspetti accidentato e tutt’altro che conclusivo, ma che per la vastità di materiali contenuti apre un prezioso sentiero a successivi ricercatori. Questo volume di Minotti Cerini sarà per loro imprescindibile oltre che indispensabile. Anche l’Associazione Culturale Amici di Peter Russell potrà rivelarsi una miniera e di sicuro sorprendente per gli studiosi. Numerosi sono stati nel tempo gli estimatori di Peter Russell: poeti, scrittori, critici, docenti universitari, giornalisti, anche qui in Italia dove è a lungo vissuto e morto. Valgano per tutti i nomi di Franco Loi e Giuseppe Conte.
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