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Sette storie al femminile
In questi Quaderni di prosa
contemporanea / Dedalus ci propone prose di autori diversi. Dirò subito che
la varietà è la caratteristica di fondo del libro: pluralità, differenze
stilematiche fanno qui la ricchezza del volume. Da sottolineare in particolare
Giorgina Busca Gernetti con Sette Storie al femminile.
La Busca Gernetti, poetessa,
studiosa di lettere classiche e moderne e scrittrice piacentina, ma da anni
residente e già docente a Gallarate, propone sette testi in prosa, senz’altro
definibili “racconti” (in alcuni casi potremmo parlare anche di “novelle”, ma,
come si sa, la frontiera definitoria è relativamente “flou”, in specie nella
cultura italiana).
Se Via Pirandello e
Miraggio a Segesta propongono l’incantamento, dato dall’innamoramento
culturale, quasi da “sindome di Stendhal”, pur se uso l’espressione con molte
riserve, in quanto l’infatuazione artistica, non meno dell’innamoramento vero e
proprio, è una delle esperienze “clou” della vita come della letteratura e della
poesia, mentre parlare di “sindrome” vuol dire sminuire, relativizzare,
confinare, quasi, nel “patologico”…, Una lettera d’amore e, diversamente,
quasi in chiave metaletteraria, L’ultima lettera di Fatima (dove la
tematica sociale è fortissima, ma senza nulla di pietisticamente scontato) sono
esempi di scrittura epistolare, dove la letteratura è, ovviamente, il filtro,
quasi la “radiografia”, però non “castrante”, della lettera, dell’epistola quale
scrittura in prima persona.
Amore e morte nel Castello di Bardi
rilegge la storia, che è anche (sempre) storia d’amore, Profumo di Haiku
ci propone l’esperienza del “ritrovamento” anche del Sé, tramite la poesia.
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Recensione |
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