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Il mio Pinocchio
Certo, nella nostra infanzia, in ciascuno di noi c'è stato
un Pinocchio che, bene o male, ha fatto le proprie marachelle ed ha compiuto le
proprie fughe in ingenue fantasticherie. E c'è, ancora oggi, in ognuno di noi
adulti, un Pinocchio che riemerge nei momenti d'ingenuità o di eccessi di
desideri. A questo bimbo tornano i versi de "Il mio Pinocchio" di Pasquale
Montalto. A questo Pinocchio torna il poeta, scrutandolo attraverso la
dimensione dell'umana psiche e vivendolo in "Sè" come un retaggio o quasi come
un rimorso. "Questa notte i sogni – canta P. Montalto – s'aggrovigliano / Senza
sonno / Prometeo arde la fornace / (...) / Di nessun conforto il sole /
Pinocchio sulla strada / Intemperante salta corre e ride" (Pinocchio
intemperante). Ed il burattino in questi versi sembra, quasi, vestire i panni di
Prometeo che, secondo la mitica leggenda, incatenato al Caucaso ne viene
liberato da Eracle.
Come Prometeo, infatti, anche Pinocchio ha
bisogno di essere liberato dalla propria prigione, ha bisogno di essere liberato
dal proprio corpo di legno, onde poter essere un bambino come tutti gli altri.
"Il piacere di un corpo vero, / - canta il poeta – corre veloce / nel desiderio
della parola Amore, / perché duri con la Fata / oltre ogni illusione"
(Pinocchio e Lucignolo).
Questi sono versi che evidenziano, in pieno, il senso del
viaggio poetico di Pasquale Montalto, il cui cammino è un cammino di libertà, di
liberazione da un mondo mercificato, in cui anche gli umani rapporti sembrano
non essere più curati nella propria autenticità. E la fornace di Prometeo, in
fondo, metaforicamente rappresenta il sacro fuoco dell'autenticità da restituire
all'uomo. Non narra, forse, la leggenda che Zeus, per punire Prometeo, avesse
tolto agli uomini il fuoco, bene importante per loro, e che il titano l'avesse
ritrovato e glielo avesse restituito? E' questo ciò che sente, in "Sé", il
poeta? Questo io penso. Anche lui, in verità, nel proprio viaggio introspettivo,
cerca un bene importante. E poetica dell'introspezione è la poetica di Pasquale
Montalto. "Mandrie di feticci in corsa / - egli canta – Rumoreggiano / Nel cupo
del mio animo" (Pinocchio intemperante). Nel profondo di questo "animo" scende
il poeta, per scacciarne gli umori cattivi e per recuperarne i valori e gli
ideali e, quindi, salvarli con la poesia.
Come il romanzo di Collodi, nei suoi principi essenziali, è
un romanzo di formazione per ragazzi, così sono un viaggio di formazione i versi
di Pasquale Montalto, versi tra l'altro tesi a condannare il "consumismo" che,
troppo spesso, sollecita l'uomo e ne fa quasi un "essere per" la merce. È qui
anche il senso del desiderio dei "balocchi", sano e normale quando nei bimbi si
esprime nella giusta misura, nocivo ed errato quando si fa eccesso: "Corri
Pinocchio, vola / E non perderti tra le nuvole / Per rincorrere l'ebbrezza / Il
Paese dei Balocchi / E' un sentiero ancor più lungo / (...) / Libera la tua
anima / Dietro al sogno di Lucignolo" (Al campo dei miracoli). In fondo, il
"Paese dei Balocchi" non racchiude solo il desiderio del Burattino, ma anche
quello dell'uomo, quando cede alla vetrina tecnologica che lo attrae. Ma c'è,
secondo il poeta, una "Grande Anima" che chiama Pinocchio ed il bimbo che c'è in
noi. "Scendi con me – canta P. Montalto – in basso, / dove è l'acqua di
sorgente, / e poi affidati al fiume / che ti condurrà al mare / E una volta al
centro / quando vedi solo acqua, / fermati e cerca / la fertile pianura del
dolore, / dove è il respiro della vita, / la trepida preghiera / del cuore di
tuo babbo / Troverai poi altre strade / (...) / fino all'innocenza del tuo
Essere / (...) / corre la Grande Anima / su via del Sole" (L'anima che chiama).
C'è, tuttavia, ancora luce in questo mondo, basta cercarla, magari in "Via del
Sole", metafora del cammino verso il Bene e la Misura. E, per Pinocchio, la
Fatina è il "sole" del suo cuore, mentre il padre è il suo sostegno.
I versi di Pasquale
Montalto, in realtà, sono anche un ritorno al padre: "Al cuore stringo / la
giacca di Geppetto / - verde pisello, quella / consumata di mio padre" (In
carrozza per via del sole). La memoria del padre è un punto fermo,
accanto a quella della Fata (madre), un padre che è una lunga attesa ed una Fata
(madre), che è colei che tiene viva l'attesa. C'è la proiezione del "nido"
familiare in questi versi, un'immagine di calore che racchiude i sensi ed i
segni del sentimento della famiglia, un sentimento molto profondo nel poeta.
"Dei nostri padri / - egli canta - / Rimane solo l'ombra / I resti del loro
passaggio / (...) / e il tuo cuore libero prenda il volo / in direzione della
luce, / che dritta porta l'anima felice / a ritrovare pace nell'abbraccio con
tuo padre" (I nostri padri, I – III).
Ed il ritorno si
volge anche alla madre, con cui egli pare vivere in simbiosi: "Con amore – è per
te / Mamma, questa storia / (...) / per te mio tenero Bambino interiore" (Una
storia d'amore). Ed ancora: "Unico e indelebile / Amore è il canto / Del cuore
della mamma / che sorregge il mondo / (...) / Sereno l'imbarazzo assenza e
malattia / Nel tracciare la sua firma / Che non è mai scomparsa" (Amore di mamma
Vs amore di figlio). E' il poeta che ritorna bambino e cerca, nel
profondo del "Sé", il padre e la madre e ne respira ancora l'amore e sente il
padre, che egli è, e l'amore per il proprio figlio. In questa immagine del poeta
padre- figlio, i versi di Pasquale Montalto contemplano il tempo e lo
ridisegnano in una misura di amore che fa un tutt'uno della dimensione memoria-
presente.
Ma quale può essere il senso di questa sua favola in versi?
È, senz'altro, l'amore ed è, altresì, il calore della famiglia. "Anima libera
ritrovata – Pinocchio / - canta il poeta - Burattino e poi Bambino / Anima la
città in Via del Sole" (Pinocchio in Via del Sole). E, nella luce di "Via del
Sole", non dimora forse il senso stesso della famiglia? Penso proprio di sì! In
fondo, è questo il senso di questa favola in versi, un senso che significa amore
e famiglia e che dimora nel poeta che avverte, in "Sé", la misura importante e
catartica della simbiosi Padre – Figlio / Figlio – Padre: "Grande Anima
Pinocchio / (...) / Burattino che dal mare riporta vita al Padre" (Sé). Ed è
nell'immagine di questi versi che la favola di Pasquale Montalto condensa ed
esprime il senso del proprio messaggio.
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Recensione |
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