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La produzione editoriale della rivista
tarantina di “Portofranco” si segnala ancora una volta con un volume di
pregevole fattura tipografica come sempre voluta dall’abilità e gusto del suo
Editore Angelo Lippo finalizzato ai migliori esiti della creatività artistica e
della sontuosità delle confezioni. Parliamo della recente Antologia dal titolo
quanto mai programmatico Voci di Frontiera, le voci pugliesi, che assembla il
binomio poesia e arti visive, che testimonia un passaggio storico di quella
direzione di marcia che “Portofranco” ha sempre inseguito diventando comunque
“La voce di una terra di frontiera che vuole parlare al mondo e gettare ponti
culturali…” come testimoniò lo scrittore calabrese Giovanni Chiellino, poeta
residente a Torino.
I have a dream, dice Lippo, la
sfida di entrare nei luoghi dell’anima e il suo viaggio meridionale scopre
varietà variegate, dirompenti, emblematiche, esplorando identità e messaggi, una
narrazione corale che dispiega voci collaudate e interessanti, intense ed
eleganti, tra memoria del passato e analisi sul futuro, tutto espresso con la
parola e il segno. E’ il linguaggio nel linguaggio che durano e si fanno realtà,
gioia e dolore. L’essere della tradizione poetica e artistica pugliese.
Parafrasando un celebre musical
americano direi sette Poeti per sette Pittori e viceversa, tutti rappresentanti
di Puglia di notevole spessore artistico, già noti ai critici italiani. Apro a
caso una delle due originali contrapposte copertine, incontro dapprima i
pittori.
Anna Amendolito con i suoi “dolenti
ulivi”, in “un esercizio di sublimazione”, come sottolinea Silvano Trevisani;
Nicola Andreace, decano Maestro: nell’area jonica, che “contamina vari linguaggi
in rapporto alla realtà”, scrive Pietro Marino; Vincenzo De Filippis, affermato
scultore “con la sua propria Humanitas di cui permea l’amata materia” (Paolo De
Stefano); Maria Teresa Di Nardo, “…Dalle sue opere vediamo emergere un forte
legame tra dimensione interiore e immagine sognata” (Pietro Lucchese); Antonio
Gigante, “…una pittura che nasce da capacità evocative interiori, fondata sui
valori dei colori e del ritmo”, come ben sottolinea Marina Piazzarelli; Pietro
Guida, “scultore nel senso più pieno del termine…la materia si anima di vita
propria…”, afferma Gianni Iacovelli; Carmen Manco, “…c’è in lei un felice
connubio tra antico e moderno…”, come testimonia Alberto Altamura.
Arduo elencare la corposa produzione
letteraria dei poeti con le numerose opere edite e partecipazioni in antologie e
performances. Ada De Jiudicibus Lisena (La pioggia imminente); Lucio
Carmelo Giummo (Il viaggio: brevi esiti di-versi); Anna Marinelli (Animismo
domestico); Rita Marinò Campo (Profumo di donna); Michele Martinelli
(Tra Quercia e Ulivo); Rita Santoro Mastantuono (Tempo e Vita);
Edio Felice Schiavone (Poesia dove).
Tutte voci che spesso hanno attraversato le Edizioni di “Portofranco” e a
“Portofranco” ritornano in questa sontuosa e preziosa antologia.
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Recensione |
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