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Haiku

“Haiku”, questo è il titolo dell’ultima raccolta poetica della poetessa trentina Lilia Slomp Ferrari, edito di recente dalla “Biblioteca dei Leoni” di Noventa Padovana e dedicato al marito Paolo, come originale e prezioso dono in occasione del loro cinquantesimo anniversario di matrimonio.

È un volumetto di ben 200 testi poetici diviso in tre momenti relativi a tre diverse tematiche: Amore, Natura, Sensazioni. È inoltre corredato della intensa prefazione di Paolo Toniolatti, con alcune note finali dell’autrice stessa, che sono anch’esse quasi una sua espressione poetica.

Semplicemente “Haiku”, un titolo che in un primo momento può suggerire al lettore leggerezza d’impegno e semplicità di scrittura, ma che, invece, comporta un’applicazione attenta e grande abilità nella composizione dei versi.

Infatti, l’haiku è quella forma di poesia giapponese, nata nel XVII secolo e a tutt’oggi è praticata in ogni parte del mondo. È contraddistinta da regole ben precise: 3 soli versi di 5-7-5 “more” (o sillabe). Inoltre, dev’essere sempre presente un “kigo”, ossia un termine che sia di riferimento alla Natura, come “pianta”, “luna”, “sole”, “torrente”, “foglia”, “rana”…. Deve pure comprendere due idee affiancate che diano origine a due parti distinte per poter dare alla poesia un significato metaforico.

Valerio Magrelli, poeta e saggista, nel suo testo Che cos’è la poesia? scrive che c’era una volta un Re: il suo nome era “Metro”. I sudditi dovevano obbedirgli, e ogni verso aveva l’obbligo di rispettare regole tassative. Prosegue poi affermando che la maggior parte dei poeti moderni si è liberata da questa schiavitù e, per alcuni, aggiungo io, ciò accade anche quando scrivono haiku.

Non, però, nel caso di Lilia, rimasta fedele alle regole che governano questa forma di poesia e nella quale dimostra un’ottima abilità della padronanza del verso. Si ha, infatti, la netta impressione che queste sole 17 sillabe non siano per lei una catena nella quale rimanere imprigionata, ma un forte stimolo per imprimere alle sue brevi liriche un’impronta profonda che testimoni tutta la sua sensibilità:

Pietà nessuna / per chi non sa vedere / l’ombra di un fiore.

Oppure la sua forza d’animo:

Formiche nere / molliche in fardello / tutta la vita.

Come pure la sua dolcezza e soprattutto il suo essere donna:

Mi sono punta / su un petalo di rosa / a tradimento.

Inoltre, i tre versi che regolano gli haiku sono per lei un’incitazione che permette alla sua fantasia di spalancare le ali e spiccare il volo verso una rara libertà d’espressione, accompagnata come sempre da una costante musicalità:

Dammi la mano / affido alla lumaca / la nostra stretta.

E ancora:

Sei dentro me / alla conchiglia ignaro / come la perla.

Sono composizioni poetiche di sincera immediatezza che sanno fissare importanti istanti di vita con forza, determinazione e raffinatezza al tempo stesso e dove, a volte, si coglie un’atmosfera di sogno, come in un sortilegio:

Ci attende forse / di là degli orizzonti / l’eco di un sogno.

Stelle falene / regalano alla luna / specchio di pozzo.

Si può quindi affermare, come poi, lo stesso Magrelli scrive al termine della sua riflessione: Potenza del Metro! Il re è morto, viva il Re!

E se in qualcuno di questi haiku di Lilia non c’è il riferimento a un “kigo” ben preciso, ecco che i tre versi, liberi da questa imposizione, sublimano il testo in un superamento dei confini della Natura tangibile per immergere il lettore nelle profondità quasi insondabili dell’animo umano. Oltre a molti altri, ne sono due splendidi esempi gli haiku seguenti:

Solo i tuoi occhi / mi hanno lapidata / d’amore spento.

E quello che chiude quest’ultima raccolta poetica di Lilia:

Una carezza / data distrattamente / sanguina il cuore.

Sono versi d’un forte ammonimento su quanto possano far male la superficialità e l’indifferenza nei confronti d’un animo sensibile.

C’è quindi tutto un universo poetico in questo dono d’amore di Lilia al suo sposo, al compagno di una vita, ma è senz’altro un dono nuovo che la poetessa trentina fa pure ai suoi fedeli lettori che sicuramente sapranno apprezzarne tutta la preziosità e bellezza.

Recensione
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