Cuore contrappunto
Nel contrappunto musicale le
linee melodiche si intrecciano secondo un particolare accento armonico che ne
sottolinea, “punto contro punto”, la forza espressiva.
Il
Cuore contrappunto che
offre il titolo all’ultima silloge di Sandra Evangelisti esprime efficacemente
l’incontro puntuale e denso tra due differenti percezioni dell’essere, in un
confronto simile alla dialettica musicale cui si riferisce.
La ferocia di un tradimento,
accennata in spiragli aperti tra le parole, incontra l’esigenza di una
definitiva accoglienza, di un pacato rifugio in cui sollevare la parte più
incantata con immagini ideali di fuga e ristoro.
“Lascio andare, | abbandono la
presa. | Cado. | Non ho paura | della ferita | che divide | Finalmente | e in tutto
| cedo”:
il “cuore contrappunto” di Sandra Evangelisti avverte tutta la tensione
dell’incontro, dell’amore, della caduta. La ferita, il prodotto di una altalena
di emozioni che i versi dell’autrice esprimono in ogni testo, è il risultato
dell’accostare con necessaria insistenza lotta e cedimento, rabbia e dolcezza,
leggerezza e intensità.
Sandra Evangelisti racchiude in
questa opera le caratteristiche più spiccate della sua poetica.
Lo stile rarefatto e delicato si
mantiene nella costruzione dei testi, brevi e serrati, che richiamano la
struttura di antichi classici e riecheggiano nel verso libero la lucida
necessità di trasferire adeguata passionalità allo scritto, seppure con un
determinato ordine formale.
Un “contrappunto” che
felicemente prosegue per tutta l’opera, “in una eterna guerra | amanti di noi
stessi | l’uno nell’altro unito | per se stesso”.
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