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Fatica di vedere
Dalla
fucina di un artigiano del libro di eccellenza, quale Fabrizio Mugnaini, che nei
dintorni di Firenze da tempo omaggia la cultura di splendide plaquette
sotto l’egida delle Edizioni Luna e Gufo, esce Fatica di vedere,
poesie di M. Sodi in dialogo con un’acquaforte di E. Maiolino.
Tre testi
in versi in cui l’autore, rivolgendosi all’Uomo, intendendo per questo l’umanità
tutta, sancisce la duplice natura dell’esistenza. Da un lato “…tratturi
scavati con / vertebre denti unghie / dentro la selce della terra”, d’altro
lato la sfida all’eterno, al sole, “Pazzia / per immensa luce / costretta /
in minuscolo vaso”. E implacabilmente la condanna di Icaro colpirà ogni
volta l’azzardo, incapace, l’uomo, di rassegnarsi al solo vivere terreno.
Distillando
la propria scrittura, il poeta affronta con pari limpidezza l’immagine
metaforica e l’allegoria, la riflessione filosofica e l’elemento dialogico,
rivolgendosi ad un interlocutore in cui ciascuno di noi può riconoscersi.
Allo stesso
modo l’opera che si accompagna ai testi pone in sovrapposizione, su comune
sfondo reticolare, chiaro e scuro. Forme geometriche che si intersecano sulla
trama di un tessuto/non distinguo. Con una chiarezza ed una linearità esemplari,
quindi, si ripropone la sintesi di elementi contrastanti, l’ossimoro che,
infine, alberga nell’uomo e ne costituisce la splendida contraddizione chiamata
vita.
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Recensione |
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