| |
I tre nomi della vita
I tre nomi della vita di Franca Olivo Fusco è un viaggio
testo e vibrante attraverso la vita stessa, la morte e l’amore.
Ad accompagnare la poetessa in questo percorso forte e
denso non sono solo i propri versi, ma anche l’immanente presenza di altri
autori, altri personaggi, altri poeti.
Le poesie di Franca Olivo Fusco infatti sono spesso
chiosate dalle parole - fra gli altri - di Petrarca, Montale, Gibran, Barthes..
a creare un ideale confronto dialettico che trova la sua maggiore forza in
quella irrequitezze esistenziale propria dell’autrice, sospesa tra raccoglimento
e voglia di azione, sensazione, incanto.
“Ho traslocato più volte / e forse lo farò ancora. / Posso
dire che la mia vita / non ha avuto stabile dimora”: in questi versi ben si
esprime l’anima guerriera di Franca Oliva Fusco, tesa a voler combattere la
caducità dell’esistenza e ad affermare sempre la vita, contro lo spauracchio
della morte. L’autrice sta con i più deboli, con chi non ha voce, come i bambini
mai nati, o le vittime dei genocidi dimenticati.
Sebbene la condizione umana sia assimilabile a quella di
“(..)lampadine, destinati a consumarci, a finire fulminati” , la poetessa
chiede un riscatto a questa fine apparentemente ineluttabile, rinvigorendo il
suo bisogno di amore, di passione, e di compenetrazione con l’altro.
I testi di Franca Olivo Fusco sono forti e moderati
insieme, modulati da una percettibile e raffinata ironia che offre al lettore
una lettura piacevole, oltre che ricca di espressioni e frasi memorabili.
In ogni caso, a dispetto del tempo che minaccia di “stare
per scadere”, l’autrice ci lascia con una immagina ricca di speranza, tipica di
chi non vuol mai smettere di cibarsi di vita, nel bene e nel male: “da tavola
si dovrebbe / - così consigliano – / alzarsi con un po’/ di
appetito… Io lascerò / la tavola imbandita / sazia d’amore e di vita”.
| |
 |
Recensione |
|