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Rosmarina
La storia
di Rosmarina, ricorrente nella tradizione popolare in una variante di formule,
nasce dalla volontà e dall’amore di una mamma che, nel desiderio di avere un
figlio che non arriva, custodisce le proprie piante con tanta dedizione da
partorire finalmente…una piantina di rosmarino! Di qui prende le mosse
l’avventura di Rosmarina, splendida fanciulla che sorge dalle foglie del
rosmarino. Una tale ed esotica meraviglia colpisce il re di Spagna, nipote dei
genitori di Rosmarina che, in visita presso gli stessi, rapisce la piantina
incuriosito dall’attenzione che le veniva riservata.
È alle
note di uno zufolo suonato dal re di Spagna che Rosmarina si manifesta, facendo
innamorare il re. Poi incombe la guerra, il re si allontana e le sorelle
invidiose trovano il modo di far appassire la pianta, ingannando Rosmarina e
facendola uscire allo scoperto.
Sarà la
devozione di un giardiniere a salvare la fanciulla. Vuole un incantesimo che il
sangue della gola di un drago e il grasso di una collottola di un altro drago
possano liberare dalla pianta la fanciulla, assegnandola così ad una vita
normale. L’elemento fiabesco trionfa quindi nell’uccisione dei due draghi
addormentati e nel compimento del sortilegio. Ovviamente il re tornerà dalla
guerra e, una volta trovata la ragazza, nel frattempo riportata a nuova vita dal
fedele giardiniere, si coronerà sull’altare l’amore tra i due.
La
narrazione si snoda di pagina in pagina in blocchi di testo che replicano la
consueta novella da lettura serale. La vera peculiarità di questo volume è
tuttavia nella grafica e nell’eleganza delle illustrazioni. A pagina intera -
su entrambe le facciate - e a tutto campo, i profili dei vari personaggi marcano
in forme stilizzate, ma ben segnate, un fondo a pieno colore.
La
semplice raffinatezza dei tratti, dunque, compensa la ricchezza del racconto.
Due talenti in una sola mano, quella di Federica Martinello, autrice ed
illustratrice di livello.
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Recensione |
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